TORINO - Con oltre quarant'anni di presenza, Intesa Sanpaolo è stata la prima banca italiana ad operare in Giappone. La sua filiale di Tokyo, collocata nell'area Asia Pacifico del network estero della Divisione Corporate e Investment Banking, sostiene le imprese italiane e il loro business nel Paese del Sol Levante. Dispone di un desk dedicato alle attività delle imprese italiane, con personale multilingue, e un altro desk dedicato alle aziende giapponesi e internazionali.
La banca presieduta da Gian Maria Gros-Pietro ha rapporti consolidati con le istituzioni italiane e con un centinaio di aziende operative in Giappone. Consulenze sul mercato locale, gestione dei flussi finanziari per la start-up della società, finanziamenti a breve e medio-lungo termine sono alcuni dei servizi offerti.
Lo scorso autunno, inoltre, l'Innovation Center di Intesa Sanpaolo ha siglato un accordo con la Camera di Commercio Italiana in Giappone per favorire l'incontro tra start up italiane e investitori giapponesi, e viceversa. Un modo per favorire anche il match-making tra i due Paesi in un settore in forte espansione come quello dell'innovazione e delle tecnologie.
"Lavoriamo a una piattaforma di innovazione fondata sulla contaminazione di talenti con culture e tradizioni differenti e la partnership con la Camera di Commercio Italiana in Giappone rappresenta un'opportunità concreta per confrontarci con le eccellenze di questo meraviglioso Paese", spiega Maurizio Montagnese, chief innovation officer di Intesa Sanpaolo, che ha firmato l'accordo con il presidente dell'ente camerale, Gianluca Testa.
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