TORINO, 30 NOV - "Abbiamo investito 57 milioni in dieci anni e continueremo a erogare risorse per l'housing sociale, ma siamo riusciti anche a creare un modello sostenibile e replicabile, che potrà essere utilizzato da altri soggetti". Francesco Profumo, presidente della Compagnia San Paolo, conferma l'impegno per il Programma Housing nel giorno del suo decimo compleanno e sottolinea il ruolo di 'apripista' della fondazione.
"Il Programma - afferma l'ex ministro - è nato perché c'era una domanda, non è stato calato dall'alto. Abbiamo cercato di mettere insieme gli aspetti architettonici e urbanistici con quelli economico-finanziari e sociali. Abbiamo contribuito alla nascita di una nuova cultura dell'abitare: le case come luoghi di comunità, di condivisione di progetti, in grado di creare solidarietà intergenerazionale e nuove modalità di socializzazione. Un aiuto anche alla socialità per chi arriva da Paesi lontani, a sentirsi meno soli. E una buona attenzione alla sostenibilità ambientale".
Profumo spiega che la Compagnia ha seguito "due linee di intervento: la sperimentazione diretta di nuovi modelli di housing sociale e il sostegno a progetti realizzati da altri soggetti del territorio. Abbiamo affinato nel corso degli anni gli indicatori di prestazione e riusciamo a valutare l'impatto, in questo caso sociale, dei nostri investimenti. Ora siamo pronti a trasferire le competenze che abbiamo acquisito ad altri soggetti, come la Ream Sgr, l'immobiliare delle fondazioni di origine bancaria in cui siamo entrati, ad altri fondi e anche ai privati".
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