(ANSA) - ANCONA, 15 GIU - Il sottosegretario al Ministero
degli Affari Esteri Manlio Di Stefano è stato ospite oggi di
Camera Marche nell'ambito di un incontro webinar in cui ha
illustrato a imprese marchigiane, Associazioni di Categoria,
operatori economici e attori dello sviluppo locale, le
opportunità del piano export. "La mia partecipazione qui oggi -
ha detto - vuole essere una testimonianza dell'attenzione del
Governo e della Farnesina in particolare alla promozione delle
nostre produzioni sul territorio verso i mercati
internazionali". "Sono convinto - ha aggiunto - che questo
passaggio sia un presupposto essenziale per la più ampia
proiezione economica e culturale dell'Italia nel mondo".
Il sottosegretario ha presentato il "Patto per l'Export"
firmato in Farnesina lo scorso 8 giugno come "un vero e proprio
accordo che recepisce istanze di 147 associazioni
rappresentative di tutti i settori produttivi, che hanno preso
parte a 12 tavoli settoriali di ascolto". Di Stefano ha rilevato
che "il Patto si deve declinare sul territorio e al servizio
anche e soprattutto delle Pmi, realizzando la più piena
collaborazione fra istituzioni e realtà territoriali. Un ruolo
centrale possono certamente avere le Camere di Commercio".
L'azione di Camera Marche, ha detto il presidente Gino
Sabatini, "va nella stessa direzione delle strategie del
Ministero: il piano export ha diversi punti in comune con la
nostra visione e il nostro programma d interventi. Le Pmi
marchigiane hanno un gap di globalizzazione - ha aggiunto - che
deve essere velocemente azzerato. Ciò accade da prima
dell'emergenza covid-19. Abbiamo pagato a caro prezzo l'esserci
rivolti a un unico mercato (in passato i Paesi arabi per il
mobile, o la Russia per la calzatura in tempi più recenti)". "Il
made in Marche continua ad avere una fortissima penetrazione in
Paesi come Germania, Francia e Gran Bretagna: - ha ricordato
Sabatini - mercato storici (e ormai mercati interni in quanto
europei), e nazioni evolute che affrontano ora crisi sanitaria e
conseguente crisi economica".
"Stiamo stimolando e accompagnando le pmi a un cambiamento, -
ha concluso - a guardare a più mercati, ad essere più flessibili
e veloci; questo vuol dire principalmente: digitalizzazione, dei
processi produttivi e delle forme di commercializzazione".
(ANSA).