(ANSA) - GENOVA, 20 SET - L'economia del mare nel 2019 ha
prodotto 47,5 miliardi di valore aggiunto, pari al 3%
dell'economia nazionale complessiva e cresce a un ritmo più
sostenuto: +12,4% contro +9,5%. E grazie all'effetto
moltiplicatore per cui ogni euro prodotto dalla filiera ne ha
attivati 1,9, quindi i 47,5 miliardi ne hanno prodotti altri
89,4 per arrivare ad un ammontare di ricchezza di 136,9
miliardi, pari all'8,6% del valore aggiunto prodotto dall'intera
economia nazionale. A calcolare il "peso" della Blue economy
italiana è il IX Rapporto sull'Economia del mare 2021 promosso
da Informare, azienda speciale per l'internalizzazione, la
formazione e l'economia del mare ed elaborato dal Centro Studi
Tagliacarne e da Unioncamere, presentato al Salone Nautico dalla
Camera di commercio di Frosinone e Latina.
Tornando ai dati, illustrati dal presidente di Assonautica e
della Camera di commercio del Basso Lazio, Giovanni Acampora e
dal direttore generale dell'istituto Tagliacarne Gaetano
Esposito, il "moltiplicatore" è più elevato al Nord (2,3 Nord
Est e 2,1 Nord Ovest) rispetto a Centro (2,9) e Mezzogiorno
81,5). Nel 2020 la pandemia non ha risparmiato la filiera, con
una perdita di 10,7 miliardi, quasi un quarto del valore
complessivo, dovuto in gran parte alla battuta d'arresto del
turismo, mentre ha tenuto meglio la filiera della nautica, pur
registrando una contrazione dell'11%.
La Liguria è al primo posto tra le regioni per incidenza del
valore aggiunto prodotto dal sistema mare sul tolate
dell'economia con l'11,9%, seguita dalla Sardegna con il 5,6% e
la Sicilia con il 5,4%. Per quanto riguarda l'occupazione, gli
addetti della blue economy in Italia sono 893.553, pari al 3,5%
del totale. Le imprese sono 208.606 (dato 2020) il 3,4% del
totale nazionale e c'è una quota rosa consistente: 44.814
imprese (il 21,5% del totale) sono femminili, in crescita del
20,8% fra il 2014 e il 2020.
La presentazione è stata l'occasione per il presidente di
Confindustria Nautica, Saverio Cecchi di fare un appello
all'unità di tutte le componenti. "Cercherò di fare un tavolo
dove Assonautica, Assonat e Assomarinas siano presenti perché
l'unione fa la forza - ha detto -. La ripartenza è un momento in
cui più siamo uniti e più le nuove sfide che ci si presenteranno
saranno affrontate al meglio. Quindi faccio un invito che mi
piacerebbe fosse raccolto: uniti si vince". (ANSA).