(ANSA) - PERUGIA, 23 GIU - Confronto diretto tra le Comunità
energetiche rinnovabili, oggi, al centro congressi "Alessi" di
Perugia, nel quadro dei due appuntamenti (il primo c'era stato
il 6 giugno scorso) organizzato dalla Camera di commercio
dell'Umbria per avviare un'azione di sensibilizzazione sulle
Cer. "La transizione energetica tra efficienza e comunità
energetiche rinnovabili: focus Umbria" il tema
dell'appuntamento.
Presentati i casi concreti, le potenzialità ma anche le
criticità, gli errori da evitare e le scelte da fare.
Per Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio
dell'Umbria, "il secondo appuntamento sulle Comunità energetiche
organizzato dalla Camera di commercio dell'Umbria rappresenta,
come il primo avvenuto il 6 giugno e anche completando
quell'evento, un punto di riferimento essenziale nell'azione
dell'ente camerale per avviare un'azione di sensibilizzazione
sulle Cer". "Questo perché sono state presentate le Cer
dell'Umbria - ha aggiunto -, quelle già attivate e quelle in via
di attivazione, parlando dei problemi concreti, delle
opportunità ma anche dei punti ancora in ombra, fornendo
riferimenti preziosi per le Cer che verranno ed entrando in
dettaglio sia sulle questioni organizzative e di governance sia
su quelle economiche-finanziarie, come ad esempio la questione
del trattamento fiscale. È anche emersa con forza la necessità
di un completamento del quadro normativo che, come hanno
rilevato le associazioni di categoria, è ancora inadeguato
mancando di varie certezze. Mi ha fatto piacere, inoltre, la
valutazione positiva sui bandi della Camera di commercio
dell'Umbria per il sostegno alla realizzazione di studi di
fattibilità delle Comunità energetiche rinnovabili, con una
dotazione finanziaria di 400 mila euro".
Il successo di una Comunità energetica rinnovabile - si spiega
in una nota della Camera di commercio - è tanto più probabile se
c'è la presenza di un soggetto aggregatore di tipo
imprenditoriale. Serve un'organizzazione equilibrata, che
preveda la presenza di alcuni soggetti chiave, ma anche un salto
culturale dei 'consumer', per cui l'energia va consumata il più
possibile quando viene prodotta, cambiando quindi abitudini e
timing dell'attività economica-produttiva.
L'incontro di oggi - coordinato e condotto dal segretario
generale della Camera di commercio dell'Umbria, Federico Sisti
-, ha visto protagoniste alcune delle comunità energetiche già
realizzate o in via di realizzazione in Umbria, portando
esperienze concrete, valutandole sia per quanto riguarda i
benefici sull'impatto ambientale, sia per quanto concerne i
benefici reali dei partecipanti alle varie Cer. Ed è emersa
anche l'importanza di sostenere concretamente (strumenti,
opportunità, strategie) quelle umbre, esprimendo apprezzamento
per il "Bando per il sostegno alla realizzazione di studi di
fattibilità delle Comunità energetiche rinnovabili", lanciato
dalla Camera di commercio dell'Umbria con contributi a fondo
perduto in regime di de minimis (2 mila euro la spesa massima
riconosciuta a ciascuna impresa). Un momento considerato
prezioso, quello di oggi, perché le esperienze portate hanno
descritto in maniera analitica i vari momenti del percorso di
costituzione, realizzazione, gestione di una Cer, mettendo in
evidenza quanto sia importante una programmazione che veda la
presenza di tutta una serie di soggetti, tra cui,
"fondamentale", quella di un soggetto aggregatore a carattere
imprenditoriale. Esperienze riuscite, quelle presentate, tanto
che varie Cer stanno operando per duplicarsi o comunque
allargarsi, come ad esempio la prima Comunità energetica
rinnovabile nel comune di Perugia in località Ponte Felcino,
presentata dal consigliere delegato di Gesenu, Giorgio Maurini,
che ha annunciato come Gesenu sta operando per realizzare una
seconda Cer in località Ponte Rio, dove si trovano anche gli
uffici dell'zzienda e dove c'è anche l'adesione di tutta una
serie di imprese come 'consumer'. O come la Comunità Energetica
di via dei Partigiani, a Marsciano, illustrata da Luciano
Zepparelli di Techne, che sta operando per allargarsi.
L'impegno del Comune di Assisi per il "Progetto di Assisi"
sulla Cer è stato presentato dall'assessore Veronica Cavallucci,
che nell'illustrare l'iter e i passaggi che sta affrontando il
Comune per arrivare alla Cer ha rilevato l'entusiasmo delle
imprese del comune per tale iniziativa.
Paolo Stranieri (Arpa Umbria), nel presentare il progetto Cer
di San Sisto a Perugia ha evidenziato l'importanza della
governance e di tutta una catena di supporto che favorisca la
nascita e l'organizzazione di una Comunità.
Dopo la presentazione delle Comunità energetiche in Umbria,
c'è stata una tavola rotonda nell'ambito della quale la
professoressa Linda Barelli del Dipartimento di Ingegneria
dell'Università degli Studi di Perugia, ha messo in evidenza che
la grande questione oggi non è di produrre energia, ma di
conservarla, di accumularla.
Per la Regione Stefano Nodessi ha evidenziato, facendo
riferimento alla la prima parte dell'appuntamento con le
testimonianze concrete delle Cer dell'Umbria, ha sottolineato
l'importanza, per il successo di una Cer, di un aggregatore di
tipo imprenditoriale, avvertendo che questa, piuttosto che
quella di far svolgere questo compito i Comuni, è la strada da
seguire.
Cristina Cipiccia di Intesa Sanpaolo ha fatto il punto sul
ruolo delle banche nella partita Cer.
Il direttore amministrativo di Arpa Umbria, Amedeo Di Filippo,
ha ribadito come sia necessario che tutti i soggetti pubblici e
privati coinvolti nella questione Cer facciano sistema.
Antonio Romeo, direttore di Dintec, ha messo in evidenza come
le Cer rappresentino la grandissima occasione per
l'autosufficienza energetica nazionale e la decarbonizzazione.
Gli interventi dei rappresentanti delle Associazioni di
categoria si sono concentrati sulla questione delle normative
non ancora perfezionate, quando non ancora attuate, avanzando
tutta una serie di suggerimenti e di rilievi. (ANSA).