Valutare l'impatto e il corretto
utilizzo dei fondi europei e del Pnrr sarà sempre più importante
nei prossimi anni per porre solidi basi e buone pratiche per la
realizzazione di progetti strategici per il territorio:
l'impegno è di creare un coordinamento tra i soggetti che si
occupano di valutazione di impatto dei fondi europei, in una
logica di rete per il monitoraggio degli investimenti e dei
finanziamenti sul territorio piemontese. L'iniziativa, unica a
livello italiano al momento, vedrà come aggregatori e primi
protagonisti l'Istituto universitario di Studi europei (Iuse) e
l'Ires (Istituto di ricerche economiche e sociali) del Piemonte,
quest'ultimo su mandato della Regione Piemonte.
Come sottolinea il presidente dell'Istituto universitario di
Studi europei, Piercarlo Rossi, "ad oggi l'utilizzo dei fondi
messi a disposizione dal Pnrr presenta una situazione
estremamente disomogenea su tutto il territorio, anche per via
delle forti disparità di risorse e competenze. Abbiamo bisogno
di attivare sinergie e creare omogeneità tra piccoli e grandi
comuni". Un'esigenza di coesione e uniformità emersa durante gli
incontri organizzati dallo Iuse con l'Anci, nel progetto
"Europa, Piemonte, Sviluppo", realizzato col Consiglio regionale
del Piemonte e la Consulta europea, che impegna le due realtà in
numerosi incontri in tutto il Piemonte, con il duplice obiettivo
di formare il personale dei Comuni ma anche di sensibilizzare la
politica a costruire progetti che mettano insieme più realtà per
creare effetti a cascata.
"Il piccolo Comune da solo - ha evidenziato il
vicepresidente dell'Anci del Piemonte, Pier Sandro Cassulo - non
ha la struttura e le risorse umane necessarie ad affrontare la
creazione e realizzazione di progetti che prevedano l'utilizzo
di questi fondi. L'Anci del Piemonte è impegnata
nell'aggregazione".
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