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Responsabilità editoriale di PRIMA PAGINA ITALIA
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Ricercatore dell’istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni del Cnr. Nel 2001 è stato tra i fondatori di uno storico spin-off dell’Università della Calabria e successivamente di altre realtà con base negli USA. Nel 2010 fonda Altilia srl come spin-off del Consiglio Nazionale delle Ricerche, idea imprenditoriale che nel 2011 vince a Torino il “Quantica Award” nell’ambito del “Premio Nazionale dell’Innovazione” e nel 2012 ottiene un finanziamento in equity di 2,6 milioni di euro. Oggi Altilia opera nel campo dei big data analytics, machine learning e augmented intelligence, con focus sul cognitive search.
Per capire meglio in cosa si differenzia l’operato di Altilia da quello di decine di competitor, abbiamo intervistato Massimo Ruffolo, founder.
Massimo Ruffolo, 48 anni, è ricercatore dell’Istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni del Cnr. Da sempre appassionato di tecnologia, ha scelto di fare il suo dottorato di ricerca nel campo della computer science. Affascinato dalla capacità dell’informatica di replicare alcuni comportamenti umani, ha deciso negli anni di trasformare questo in impresa, realizzando prodotti software da offrire alle aziende. Ruffolo è uno di quegli italiani ben conosciuti nella realtà americana della Silicon Valley, ha lavorato in America con persone che si occupano di sviluppare star up e prodotti importanti che usiamo nel mondo. Mentre a NY ha lavorato con grandi operatori finanziari e banche internazionali, avendo rapporti con Morgan Stanley Capital International (MSCI). Ha girato il mondo e questo mestiere gli ha dato la possibilità di capire in che direzione procede il progresso scientifico e tecnologico.
“Sono molto soddisfatto del mio percorso professionale e Altilia è la conseguenza di questa esperienza maturata. Abbiamo studiato e sviluppato prodotti che combinano le esigenze del cliente con le reali possibilità offerte dalle tecnologie informatiche, rispondendo alle richieste del mercato come avviene in America. Essere riusciti a vendere prodotti software anche negli Stati Uniti è grande motivo di orgoglio per noi”.
Ruffolo e il suo team realizzano motori di ricerca intelligenti che analizzano dati di ogni tipo, trovando informazioni puntuali di interesse per persone che lavorano in processi complessi di grandi aziende, banche e operatori di e-commerce. Si tratta, quindi, di motori di ricerca particolari, che automatizzano i processi lavorativi trasferendo ai sistemi non solo le attività ripetitive, ma anche quelle di tipo cognitivo tipicamente svolte da esperti umani, potenziando il lavoro delle persone.
Ma perché ha deciso di fare impresa a Cosenza, nonostante le tante proposte americane?
Scelta ponderata quella di Ruffolo, che nonostante abbia avuto grandi opportunità di spostarsi nell’area di San Francisco e New York è rimasto in Italia.
“Desidero dare un significato anche sociale al mio lavoro. La mia è una sfida che tende a dimostrare che, se lo si vuole, l’innovazione scientifica e tecnologica, con prodotti di alto livello che incorporano conoscenze sofisticate, possono essere creati in qualunque parte del mondo e venduti in altrettante parti del mondo. Considero questo come una possibile chiave di sviluppo delle aree meridionali”.
Altilia nel frattempo è in costante crescita, e non rinuncia a puntare al mercato americano. Con il supporto economico degli investitori Ruffolo e company puntano, infatti, anche ad una sede commerciale negli Stati Uniti.
Prossimo obiettivo di Ruffolo? Aprire una nuova sede di Altilia srl a NY, fulcro della finanza americana e, come tale, luogo adatto a recepire i prodotti italiani realizzati per fornire soluzioni per il settore finanziario.
Sbarco previsto entro il 2020. E conoscendo la determinazione di Ruffolo siamo certi che un'altra bandiera italiana sventolerà presto nel cuore di Wall Street.
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