Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
PressRelease
PressRelease
Responsabilità editoriale di WolfAgency.it
PressRelease - Responsabilità editoriale di WolfAgency.it
Le statistiche parlano chiaro, le compravendite dei prodotti si stanno spostando online. Il Coronavirus è stato, di fatto, il catalizzatore di questo processo e lo ha velocizzato.
Per cause di forza maggiore tutti gli aspetti della nostra vita sono stati travolti dalla rivoluzione digitale: dalla scuola all’attività fisica. Ma ciò che ha colpito di più riguarda proprio i consumi, una rivoluzione che, senza Covid, ci avrebbe messo molto più tempo a compiersi.
Da gennaio a ottobre, la quantità di nuovi consumatori che ha acquistato da piattaforme online durante l’emergenza Covid-19 è di circa 1,3 milioni. Circa 29 milioni di utenti che acquista online, ben due in più rispetto a febbraio 2020. Considerando il numero di consumatori registrati nello stesso periodo dello scorso anno, il numero di consumatori è triplicato (tra gennaio e maggio 2019 ammontavano a 700 mila nuovi consumatori).
Secondo il consorzio Netcomm, il settore dell’e-commerce crescerà più dell’economia mondiale raggiungendo un aumento del 55%. Molti settori che fino ad ora sono stati ancora lontani da questi modelli di business, verranno coinvolti in questa rivoluzione digitale. Fra questi il settore gastronomico che si sta orientando verso la distribuzione alimentare tramite la consegna a domicilio.
I volumi di transazioni online negli ultimi 12 mesi sono cresciuti del 15,4%, il 7% solo durante l’emergenza sanitaria con la richiesta di prodotto che risulta aumentata del 10%.
Il 36,4% dei consumatori ha pensato di acquistare online prodotti che prima aveva comprato sempre in negozio. Un cambiamento delle abitudini di acquisto e pagamento che il 53% degli acquirenti di chiedere ai negozi tradizionali di quartiere di sfruttare questi canali.
Una domanda di cambiamento che si scontra con un contesto socio-economico che non è pronto a far fronte a queste nuove tendenze. Su 280 attività di diversi settori considerate solo il 79% possiede un e-commerce e mentre il 37% è abilitato al ritiro o al reso in store di prodotti acquistati online.
L’agenzia di Web Marketing OnAngel ha suggerito quattro fattori fondamentali per avere un e-commerce di successo:
OnAngel, dal 2016, si occupa di marketing digitale con una specializzazione in SEO, ossia l’insieme di attività in grado di portare un sito internet nella prima pagina di Google.
Non basta mettere online il proprio sito web e sperare che possa ottenere successo da solo.
Per questo OnAngel affianca i suoi clienti, costruendo strategie su misura grazie ad un metodo di lavoro che è in grado di dare risultati misurabili nel tempo, al forte know tecnico del suo team, e ad un’ampia gamma di servizi:
Al giorno d’oggi, il sito web è una delle prime fonti di guadagno per un’azienda e per questo motivo è necessario che ogni singolo tassello della strategia funzioni perfettamente. Soprattutto quando si parla di e-commerce.
Nonostante la grande spinta data dal Covid-19 all’intera economia digitale, quello dell’e-commerce resta ancora oggi un settore molto competitivo, e per affrontare questa sfida bisogna dotarsi di pazienza ed ottimi strumenti.
PressRelease - Responsabilità editoriale di WolfAgency.it
Ultima ora