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Come fare content marketing con un blog

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Come fare content marketing con un blog

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Responsabilità editoriale di Optimamente

31 dicembre 2021, 08:45

Optimamente

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di Optimamente

I blog sono strumenti indispensabili per il content marketing. Abbiamo voluto indagarne le caratteristiche e le funzionalità con il team di Optimamente, che è uno dei player italiani più importanti proprio nel settore del Content Marketing.

Partiamo dalle basi: che cos’è un blog?

Si tratta di un sito web con una registrazione in ordine cronologico. In molte circostanze i blog vengono usati dagli esperti allo scopo di promuovere la conoscenza dentro l’azienda, ma in realtà sono numerosi gli scopi per cui vi si può ricorrere: per esempio la condivisione, ma anche un apprendimento online ragionato. Anche quando un blog è destinato alla diffusione del Content Marketing dentro a un’organizzazione, comunque, la sua peculiarità più importante è rappresentata dal suo carattere soggettivo. Questo vuol dire che un blog rivela il punto di vista di chi ci scrive, e si basa sulle sue idee, sui suoi commenti e sui suoi pareri.

I blog possono essere connessi ad altri format?

Naturalmente sì: dalle infografiche ai social media, dai video ai webinar, le connessioni possibili con altri format sono parecchie. Wordpress e Blogger sono i servizi di blog hosting più noti, ma sono famose anche Drupal e Joomla, che sono piattaforme blog di tipo open source.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi che caratterizzano i blog?

Di certo un punto di forza dei blog è la loro facilità di utilizzo, che risalta ancora di più grazie ai loro costi bassi. Essi possono essere usati per informare e per istruire a proposito delle attività aziendali; inoltre, contribuiscono alla costruzione del brand awareness con una forma alquanto interessante, per altro costando decisamente meno rispetto a quanto si dovrebbe spendere per una campagna di marketing online tradizionale. Per quanto riguarda gli svantaggi, o comunque gli aspetti da tenere in considerazione più seriamente, occorre sapere che un blog presuppone un investimento a lungo termine e ha bisogno di essere aggiornato con una certa regolarità. Per una gestione ottimale serve un plugin anti-spam adeguato, per prevenire lo spam e in generale i commenti poco piacevoli che potrebbero essere pubblicati da qualcuno. C’è da tener presente, poi, il rischio che i profitti aziendali non siano in alcun modo influenzati dall’evento.

Come si può misurare l’impatto di un blog?

I parametri da valutare da questo punto di vista sono molteplici: ovviamente il numero di visitatori e la quantità di commenti che vengono pubblicati, ma anche le condivisioni della pagina. Inoltre, è bene tenere sotto controllo la posizione della pagina nei risultati offerti dai motori di ricerca. Per raggiungere risultati ottimali, come detto, c’è bisogno di aggiornamenti frequenti. Curare un blog vuol dire essere sempre pronti a rispondere alle domande dei lettori, per favorire l’interazione tra chi scrive e gli utenti. Al di là dei contenuti testuali, poi, è auspicabile l’utilizzo di altri contenuti, come le foto, gli audio, i video, e così via. Un blog è destinato all’insuccesso se ha una struttura complicata o se presenta un accesso di inserzioni. Altre pratiche da evitare sono la scarsità dei contenuti e la rarità dei post. In qualunque caso, è fondamentale rispondere sempre alle domande dei lettori.

Come si costruisce un blog?

Come fare content marketing con un blog? Prima di tutto è bene identificare i lettori di riferimento, anche per definire il tipo di blog che si ha intenzione di costruire: il che vuol dire stabilire quale tipo di linguaggio si userà in base a ciò che si ha in mente di dire e a quello che i lettori desiderano sapere. Il blog dovrà essere aggiornato almeno una volta alla settimana, e andrà valorizzato con un design ben preciso: tutti i suoi elementi, come per esempio i colori e il carattere dei testi, devono garantire una certa coerenza con il messaggio che si vuol comunicare. La homepage del blog deve comprendere le informazioni di contatto, le categorie, le icone dei social media, le opzioni di iscrizione e la barra laterale.

Quanto costa gestire un blog?

Nei costi bisogna tenere conto degli aspetti multimediali e della grafica, ma anche del compenso destinato all’autore. Dopo aver scritto l’introduzione, i contenuti dovranno essere sempre organizzati sapendo che un blog è, prima di tutto, un dialogo con i lettori. Anche per questo motivo, i post non dovrebbero essere eccessivamente lunghi, per non rischiare di annoiare chi legge. Per favorire la leggibilità, è opportuno usare video e foto, suddividere il testo in paragrafi e proporre dei link. L’ideale sarebbe redigere un calendario dei post, da pubblicare in maniera per quanto possibile regolare.

Una volta che il blog è stato creato, però, è indispensabile promuoverlo. In che modo?

Le soluzioni che possono essere prese in considerazione da questo punto di vista sono molteplici: per esempio è possibile incontrare altri blogger o comunque dar vita a progetti di blog collettivi, ma anche comunicare l’indirizzo del proprio blog a siti web o cataloghi di blog. È utile commentare i blog di altre persone, perché in genere il link al blog viene mostrato nel commento. Un altro strumento a cui si può fare riferimento è quello della newsletter, grazie a cui è possibile promuovere i nuovi post. Ancora, vale la pena di inserire fra i dettagli della propria mail l’Url del proprio blog, che così potrà essere noto alle persone a cui si scriverà.

Ci sono altre strategie da prendere in considerazione a scopo promozionale?

Contenti s the king: se verranno pubblicati dei buoni contenuti questi si posizioneranno nei risultati di ricerca di Google. Ovviamente non bisogna mai dimenticare di inserire nei propri post delle parole chiave pertinenti, di taggarli e di scrivere una meta-descrizione. È altrettanto importante costruire sui social media una presenza significativa: questo è il motivo per il quale all’inizio e al termine di tutti gli articoli ci devono essere i bottoni social. Questo permette ai lettori di condividere i contenuti, contribuendo alla visibilità del blog attraverso il classico ma sempre efficace meccanismo del passaparola, anche se online. È consigliabile, infine, sollecitare i commenti sul blog, ovviamente ricordandosi di rispondere, a maggior ragione nel caso in cui contengano delle vere e proprie domande.

Qual è il ruolo di un blog?

Un blog ben curato merita di essere considerato uno strumento efficace per integrare il piano comunicativo di un’azienda non solo sul sito web proprietario ma anche sui social network. I contenuti che caratterizzano un blog sono semplici, ed è prevista una suddivisione in note cronologiche. L’ideale sarebbe che la creazione del blog non venisse affidata a un’agenzia o a un ghost writer: i risultati migliori si ottengono, infatti, se a gestire il blog è una persona che si firmi con nome e cognome. Questo renderebbe i post più veritieri, ed è noto quanto la veridicità sia una caratteristica essenziale per un blog.

Quali aspetti richiedono una particolare attenzione?

Quando ci si chiede come fare content marketing con un blog c'è da valutare diversi aspetti. Ad esempio la possibilità di reagire in tempo reale agli eventi è un elemento distintivo dei blog, che rispetto a Twitter o a Facebook consente di elaborare i temi in maniera più approfondita, con testi – se necessario – anche lunghi. Attraverso un blog si ha l’opportunità di differenziarsi rispetto ai competitor e di costruirsi una posizione da esperti. Al tempo stesso, è possibile promuovere le relazioni con i clienti, accrescere la propria visibilità e migliorare la posizione del brand su Google e sugli altri motori di ricerca. Attenzione, però: non è detto che qualsiasi azienda sia interessante a sufficienza per far sì che la clientela si possa concentrare sui suoi contenuti.

Quali realtà, allora, dovrebbero puntare su un blog?

Questo strumento dovrebbe essere utilizzato in modo particolare dalle aziende che forniscono servizi, dalle società che guadagnano sul capitale intellettuale, dalle realtà che operano nel business to business, dalle imprese hi tech e in generale dai brand che hanno clienti a cui piace parlare dei loro prodotti. Avviare un blog contribuisce al successo di un’azienda per un buon 15%: ovviamente è fondamentale redigere un piano dei contenuti, il che vuol dire definire una strategia editoriale che poi dovrà essere implementata con i contenuti.

Ma in sintesi chi è che dovrebbe scrivere i post di un blog aziendale?

Per esempio un dipendente che ha una predisposizione particolare per la scrittura, oppure una risorsa che viene scelta apposta per questo compito, o magari direttamente l’amministratore delegato. In tutti i casi, è bene essere consci del fatto che la costruzione di una comunità non è un risultato che si possa ottenere dall’oggi al domani; è, invece, un processo che si sviluppa sul lungo periodo. A questo scopo occorre servirsi delle mailing list, oltre che dei social network, impegnandosi a promuovere il blog su vari siti Internet. Non serve spendere tanto per mettere in atto campagne di comunicazione intelligenti ed efficaci.

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