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Responsabilità editoriale di PRIMA PAGINA ITALIA
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Nella Sicilia del dopo guerra, una Sicilia contadina che fatica, come tutto il sud, a cogliere il fermento del boom economico che aveva già investito il nord della penisola; molti scelsero la via dell’ emigrazione per trovare la dignità di un lavoro che questa terra bellissima, ma sterile economicamente, negava ai suoi figli.
Tanti invece decisero di restare, alcuni provarono ad andarsene ma non seppero resistere al forte richiamo della terra natia e tornarono, alcuni portando con se un bagaglio di conoscenze importante, (know how) diremmo oggi.
Ed è in questo fermento generale che anche in Sicilia nacquero tante iniziative imprenditoriali, il più delle volte imprese a carattere familiare, che, tramandandosi da padre in figlio, ancora oggi sono proficuamente sul mercato e generano economia ed occupazione sul territorio.
Alcune di esse sono diventate delle eccellenze nel proprio settore, imponendosi su mercati nazionali ed esteri; tra queste la Bono & Ditta azienda di Campobello di Mazara, nel trapanese, che opera nel settore della produzione dei mosti e derivati.
L’azienda oggi si sviluppa su un’area di oltre 60.000 mq, con 10.000 mq di strutture operative, distinte in due grandi comparti, l’area mosti e l’area succhi. Dispone di impianti di produzione altamente tecnologici e di due linee autonome di confezionamento in asettico. La capacità produttiva giornaliera è di 3.000 Hl di succhi e mosti concentrati, la capacità di stoccaggio complessiva è di circa 200.000 Hl. Il Fatturato attuale è di 40 milioni di euro l’anno.
Questa in sintesi la Bono & Ditta oggi, ma questi successi hanno radici lontane, nel 1959 quando Girolamo e Nicolò Ditta, con le mogli Antonietta e Leonarda Bono, decidono di fondare in Sicilia, insieme al suocero Agostino Bono, la Bono & Ditta.
I fratelli Ditta, Girolamo e Nicolo, furono tra quelli che non seppero resistere al richiamo delle origini, infatti dopo una esperienza all’estero tra Svizzera e Canada, in momenti successivi rientrarono in Sicilia, con la determinazione di chi vuole ribellarsi ad un destino preordinato di migrazione. Ad onor del vero va detto che i fratelli Ditta anche in terra straniera avevano manifestato le loro capacità manageriali, assurgendo presto a ruoli direzionali nelle aziende in cui lavoravano. L’esperienza migratoria quindi servi a sviluppare ed affinare quelle capacità imprenditoriali intrinseche nel loro DNA.
La produzione di uva a Campobello di Mazzara cominciava ad essere molto fluente in quegli anni, erano gli anni del boom che, finalmente, come conseguenza del nuovo benessere nazionale, toccava anche le province remote del sud.
Focalizzato l’obiettivo di produrre concentrati dell’uva, Girolamo e Nicolò differenziarono i loro ruoli occupandosi il primo dell’area vendite sia in Sicilia che nel resto d’Italia ed il secondo, nella produzione. Il sig Agostino Bono (altro fondatore della società) in quegli anni uscì dalla compagine societaria e cedette le quote alle figlie.
Gli anni che seguirono furono ricchi di innovazioni e sviluppo di nuovi prodotti. Occorreva guardare oltre. Si resero conto che anche i vini di qualità necessitavano di essere arricchiti, e non con i tradizionali concentrati, che ne alteravano il gusto e l’odore. Si puntò quindi ad un nuovo processo di produzione finalizzato a creare un mosto d’uva privo di odori e sapori, in cui gli unici ingredienti presenti, derivati dall’uva , fossero il glucosio ed il fruttosio, quindi solo gli zuccheri. Un prodotto incolore e insapore, che venne chiamato MCR, mosto concentrato rettificato. Fu il prodotto boom degli anni 80 e 90, utilizzato dalle aziende vinicole in larga scala. Fu la prima o seconda azienda in Italia, a realizzare questa tipologia di prodotto. Tutt’oggi l’MCR viene impiegato dalle aziende vinicole in larga scala e viene anche impiegato dalle aziende alimentari come prodotto da aggiungere ed addolcire yogurt, alcune marmellate, panettoni, dolciumi, e tutto ciò in cui si preferisce aggiungere zuccheri nobili.
Oggi alla guida dell’azienda ci sono Salvatore Ditta (figlio di Girolamo), che ricopre la carica di Presidente e si occupa del comparto vendite, Fabio Ditta, vice Presidente e responsabile della produzione ed innovazione dei prodotti e Maria Ditta, responsabile dell’amministrazione (entrambi figli di Nicolò). Le due socie fondatrici Antonietta e Leonarda Bono, sono ancora nel consiglio di amministrazione. E siamo certi che di tutto questo Girolamo e Nicolò ne saranno ben fieri.
Le radici nelle viti sono l’essenza della vite stessa. Quando sono forti, curate e difese, producono l’uva migliore. Proprio come negli uomini, quando le radici familiari sono forti, le difficoltà, le distanze e le prove della vita si trasformano in opportunità di crescita
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