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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
(Arv) Venezia 10 set. 2024 - Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato oggi, con 36 voti favorevoli e 10 astenuti, il progetto di legge regionale n. 220 di modifica della legge regionale n. 15/2007 rubricata “Interventi per la tutela, la promozione e lo sviluppo della zona costiera del Veneto e per la creazione di zone di tutela biologica marina”, primo firmatario e relatore d’aula il consigliere Marco Dolfin (Lega-LV), correlatore il consigliere Jonatan Montanariello (Partito Democratico).
In sintesi, le modifiche in questione, illustrate dal relatore e successivamente sottolineate anche dai colleghi Giuseppe Pan e Marco Andreoli - presidente della Terza commissione consiliare, presso la quale la proposta di modifica era stata incardinata - mirano ad adeguare la legislazione regionale al quadro normativo vigente e a promuovere i temi della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile delle risorse costiere attraverso la valorizzazione delle zone a tutela biologica, nonché il sostegno alle attività produttive legate alla pesca nel contesto della diversificazione e della riconversione delle imprese verso la pesca-turismo e l’acquacoltura, in un periodo di cambiamento dell’economia di settore e delle politiche UE, propense all’aumento delle zone protette.
Il correlatore, nel corso del proprio intervento, ha ulteriormente sottolineato il ruolo della filiera economica collegata alla pesca e del settore, giudicato “Insostituibile e indeclinabile sotto altre forme, sottoposto ad attacchi come quelli rappresentati dal proliferare del granchio blu e della mucillagine, fenomeni connessi alla complessiva mancanza di cura nella regolamentazione della biodiversità”. Il consigliere Montanariello, inoltre, ha osservato che “Le modifiche introdotte dal progetto di legge cancellano di fatto la possibilità di istituire nuove zone di tutela marina, riportando la situazione al 2008 e alle due zone di tutela biologica originarie, Caorle e Chioggia”, aspetto a proposito del quale è intervenuto anche il consigliere di Europa Verde Renzo Masolo che ha ricordato il contenuto di “Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile”, in particolare le misure che mirano a conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine: “Non affrontare il tema costituisce un errore di prospettiva, tenuto conto della necessità di mirare alla riconversione sostenibile del settore”; il consigliere del Pd Andrea Zanoni ha ricordato, inoltre, il recente Regolamento sul ripristino della natura (il Nature Restoration Law) adottato dal Consiglio UE “Che mira a ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marine dell'Unione entro il 2030”, fonte menzionata anche dalla consigliera de Il Veneto che Vogliamo Elena Ostanel.
A seguito della manovra emendativa, l’aula ha introdotto nel testo licenziato la possibilità di finanziare studi destinati a proporre nuove zone di tutela biologica, la cui istituzione è di competenza ministeriale.
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