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Consiglio veneto istituisce Giornata regionale per l’utilizzo consapevole di internet e dei social

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Consiglio veneto istituisce Giornata regionale per l’utilizzo consapevole di internet e dei social

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

L’aula approva proposta nata dal liceo Cattaneo-Mattei di Monselice

01 ottobre 2024, 12:43

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(Arv) Venezia 1 ott 2024 – L’assemblea regionale di palazzo Ferro Fini ha istituito con voto unanime la “Giornata regionale per l’utilizzo sicuro consapevole della rete internet e dei social”, da organizzarsi in concomitanza con la giornata internazionale del “Safer Internet Day” istituita nel 2004 dall’Unione Europea e che nel 2025 cadrà l’11 febbraio. La legge veneta, che nasce con una dotazione finanziaria di 10.500 euro per il 2025 e di 19.500 euro per il 2026, mira inoltre a sostenere e valorizzare le iniziative educative e scolastiche di sensibilizzazione, formazione ed educazione dei più giovani verso le opportunità ma anche i rischi presenti nei nuovi mezzi di comunicazione. “Questa iniziativa legislativa – ha spiegato Francesca Scatto, presidente della commissione Cultura, prima firmataria del testo di legge e relatrice del provvedimento in aula – nasce su istanza degli studenti. Sono stati gli allievi del liceo delle scienze umane Cattaneo-Mattei di Monselice (oggi presenti con i loro insegnanti tra il pubblico dell’aula consiliare) ad ispirare, con le loro riflessioni, l’idea di istituire una Giornata regionale con relativi programmi educativi e didattici per promuovere un uso consapevole e critico del web e dei social. I ragazzi sono i primi a rendersi conto di essere vulnerabili nel mondo virtuale della rete e dell’intelligenza artificiale. Pur apprezzando il potenziale positivo rappresentato dalla tecnologia, sono consci degli effetti critici dei social media sulla salute fisica e psichica, sulle relazioni interpersonali, sul modo di vivere il tempo libero. ‘Le piattaforme – ci hanno detto - possono influenzare negativamente l’autostima a causa di un confronto impareggiabile con modelli perfetti e irraggiungibili, nonché ridurre la capacità di concentrazione, portando inevitabilmente ad una più scarsa produttività negli impegni scolastici e di vita. Ad essere compromessa è anche la percezione della realtà sottoposta ad un continuo sdoppiamento tra l’essere fuori e dentro la rete’”. “Dall’ascolto attento di tali osservazioni – ha sottolineato Scatto – è nato il nostro impegno di legislatori regionali, ora tradotto in legge, di proporre e sostenere, nelle scuole di ogni ordine e grado, campagne informative, progetti didattici, iniziative e incontri che coinvolgano ragazzi, docenti e genitori in percorsi di conoscenza e consapevolezza delle risorse e delle criticità della rete e degli strumenti di intelligenza artificiale”.
Nel partecipato dibattito in aula i consiglieri delle diverse forze politiche hanno espresso plauso e vivo apprezzamento per l’apporto costruttivo dei ragazzi della classe terza del Cattaneo-Mattei di Monselice al lavoro legislativo dell’assemblea veneta, e hanno auspicato che la nuova legge approvata rappresenti l’avvio di ulteriori iniziative e programmi che coinvolgano istituzioni, scuola, famiglia e tutte le comunità educanti in processi responsabilizzanti sull’utilizzo degli strumenti elettronici, della rete, dei social e dell’intelligenza artificiale.
Prima del voto finale sulla legge la maggioranza ha invece respinto l’ordine del giorno, presentato dal consigliere Renzo Masolo di Europa Verde, che impegnava la Giunta regionale a rendere più capillare la rete dei centri territoriali per la prevenzione e cura della dipendenza da internet e dai social, con particolare riferimento alla presa in carico dei minorenni. Secondo la mappatura dell’Istituto Superiore della Sanità riportata nell’atto di indirizzo bocciato dall’aula, per la prevenzione e cura delle dipendenze patologiche da strumenti elettronici in Veneto i centri attivi sono i Serd di Conegliano (distretto di Pieve di Soligo), Castelfranco Veneto (in particolare per il gioco d’azzardo), Padova, Chioggia, San Donà di Piave e Verona.

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