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Quinta commissione - Approvati i pareri alla Giunta regionale relativi a personale del SSR

PressRelease

Quinta commissione - Approvati i pareri alla Giunta regionale relativi a personale del SSR

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

e a criteri di riparto del Fondo sanitario regionale

10 gennaio 2025, 10:43

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO


(Arv) Venezia 10 gen. 2025 -      La Quinta commissione permanente del Consiglio Veneto presieduta da Sonia Brescacin (Lega-LV), vicepresidente Anna Maria Bigon (Partito Democratico),alla quale ha partecipato l’assessore regionale Manuela Lanzarin, ha dato ieri il proprio via libera, a maggioranza, senza voti contrari, al parere alla Giunta regionale n. 460 recante le disposizioni per l'anno 2025 in materia di personale del Sistema sanitario regionale e specialistica ambulatoriale interna. Il provvedimento, come previsto dall’art. 5 della L. reg. n. 20/2024, detta disposizioni nei confronti di Aziende ed Enti del SSR - compresa Azienda Zero - riguardanti il personale dipendente, il personale a rapporto di lavoro autonomo e il personale specialista ambulatoriale interno: si tratta di indicazioni dirette a definire gli obiettivi di costo delle aziende, a disciplinare il reclutamento del personale nelle sue varie forme, a orientare i processi di internalizzazione ed esternalizzazione dei servizi e, più in generale, ad assicurare omogeneità di comportamenti in relazione a taluni istituti. Le disposizioni corrispondono in parte a quelle contenute nella DGR n. 22 del 16 gennaio 2024; sono previste modifiche e integrazioni connesse principalmente alle novità introdotte dalla legislazione statale e regionale o da disposizioni del CCNL Area Sanità. L’obiettivo di costo per il personale - coerente con i vincoli di spesa posti dalla legislazione nazionale - è, per il 2025, pari 3.316.305.954 euro (3.197.896.437 euro nel 2024), mentre l’obiettivo di costo per la specialistica ambulatoriale interna, veterinaria e altre professionalità sanitarie ambulatoriali (biologi, chimici e fisici) è pari a 90.397.876 euro. Il nuovo limite di spesa include 40 milioni di potenziamento dell'assistenza territoriale, 82 milioni di rinnovi contrattuali (inclusa l’indennità di vacanza contrattuale) e 5 milioni per l’adempimento di norme che prevedono l'aumento del trattamento accessorio del personale. Nel provvedimento in questione si fa riferimento anche alla fattispecie del lavoro autonomo, i cui bandi - destinati al reclutamento di personale che poi viene contrattualizzato dalle Ulss - sono già stati avviati nel 2024 da Azienda Zero, al potenziamento del lavoro flessibile e alla possibilità di attivare l’istituto delle prestazioni aggiuntive previsto dal CCNL dell’area sanità del 23 gennaio ’24. Di seguito, la Commissione ha dato il proprio via libera, a maggioranza, senza voti contrari, anche al parere alla Giunta regionale n. 462 relativo all’aggiornamento dei criteri di ripartizione agli enti del Sistema sanitario regionale delle risorse per l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza definiti dalla DGR n. 1617/2022. L’importo del FSR varia di anno in anno nel quadro di un modello pluriennale; la quota capitaria di finanziamento da assicurare alle regioni viene determinata sulla base di coefficienti come la popolazione residente, la mobilità sanitaria, la consistenza e lo stato di conservazione delle strutture immobiliari, degli impianti tecnologici e delle dotazioni strumentali. Il Fondo sanitario regionale viene quindi suddiviso tra le risorse ripartite per i Livelli essenziali di assistenza (la maggior parte, in termini percentuali, suddivisa tra finanziamenti a funzione e finanziamenti - ripartiti sulla base della normativa nazionale di riferimento - tra assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro, assistenza ospedaliera e assistenza distrettuale: a quest’ultimo proposito, viene attribuito il 5% delle risorse del Fondo ripartito a favore della salute mentale, un parametro nuovo rispetto al precedente modello, che consente di assegnare a tale scopo maggiori risorse alle Aziende) e una quota di risorse non immediatamente ripartite, queste ultime da destinare sia al finanziamento di attività relative alla Gestione Sanitaria Accentrata, sia a investimenti.

 

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