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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
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ITS Digital Academy Valdagno, un progetto innovativo, che parte dal basso, per preparare giovani professionisti in grado di affrontare le future sfide del mercato del lavoro legate all’Intelligenza artificiale e alla gestione dei dati
(Arv) Venezia 20 mar.
2025 - Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha presentato oggi, a palazzo Ferro Fini, un nuovo progetto innovativo, incentrato sulla formazione tecnologica digitale, dell’ITS Digital Academy ‘Mario Volpato’ di Valdagno, scuola di alta specializzazione tecnologica nell’ambito della formazione terziaria professionalizzante.
Il progetto vede il coinvolgimento di ventiquattro aziende del territorio dell’Alto Vicentino. Si tratta di un percorso di eccellenza post diploma per tecnologie dell’informazione, della comunicazione e dei dati. Verranno attivati percorsi formativi biennali, per un totale di 1800 ore, di cui un 40% da svolgere in azienda, il resto con attività di laboratorio in aula; il taglio sarà pratico, di project working, con un obiettivo: trasformare lo studente in lavoratore in apprendimento.
“Palazzo Ferro Fini, la ‘Casa di tutti i Veneti’, ha ospitato molti eventi di alta qualità, diversi dei quali incentrati sulle tematiche dell’Intelligenza Artificiale, analizzandone la portata innovativa, gli usi e le applicazioni, le possibili problematiche – ha esordito il presidente Ciambetti – L’anno scorso, abbiamo ospitato una lezione del professore Federico Faggin, vicentino e inventore del microchip, che ha riscosso grandissimo successo. E, nell’ambito dell’iniziativa ‘I Seminari del lunedì’, il 17 marzo si è tenuto a palazzo Ferro Fini il Seminario ‘Innovazione, tecnologie e intelligenza artificiale nella PA’, con il contributo di illustri relatori. Credo che il percorso formativo ideato dall’ITS Digital Academy Mario Volpato di Valdagno, incentrato sull’intelligenza artificiale, che vede la partecipazione delle aziende, anche in termini finanziari, abbia una visione strategica finalizzata ad anticipare le sfide future, fornendo ai giovani strumenti utili per competere nel mercato del lavoro internazionale nei prossimi anni. L’offerta formativa che oggi è stata presentata preparerà giovani professionisti che sapranno essere protagonisti delle sfide legate all’innovazione”.
“Capire l’Intelligenza Artificiale per saperla adoperare significa abitare il futuro, comprendere le grandi opportunità che le tecnologie offrono e metterle a disposizione della società, dell’economia, come delle famiglie e dei cittadini in genere – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale - Ecco perché è importante questa proposta di specializzazione che colma una lacuna nel panorama formativo, facendo di Valdagno un punto di riferimento per l’intero Veneto dove, non dimentichiamo, esiste la straordinaria esperienza a Roncade, nel Trevigiano, di H Farm College, autentico campus universitario avanzato. E ricordo che il corso è partito dal basso, cercando di mettere a frutto le esperienze maturate dalle aziende e dalle associazioni di categoria che, assieme alla parte pubblica, vogliono formare giovani in grado di mettere le proprie competenze al servizio delle esigenze del territorio. Sottolineo come la Regione del Veneto e, in particolare, l’assessore regionale con delega alla Formazione Valeria Mantovan, guardano con grande favore e sostengono in modo assolutamente convinto questa progettualità unica e innovativa”.
Maurizio Zordan, Sindaco del comune di Valdagno, ha sottolineato come “si tratta di un progetto innovativo che produrrà effetti positivi in tutto il territorio della valle dell’Agno e dell’Alto Vicentino, colmando un ritardo che, come Paese, abbiamo sul fronte della formazione mista aula/impresa. Sicuramente, potrà essere esempio di best practice per altri territori e sarà utile anche all’innovazione della Pubblica Amministrazione”.
Per Stefano Ziroldo, Direttore generale dell’ITS Digital Academy Mario Volpato, si tratta di un “progetto pilota destinato a lasciare il segno in quanto è nato mosso da una prospettiva nuova: mettere assieme, in sinergia tra loro, la parte istituzionale, il mondo della scuola e dell’università, con un raggruppamento di ventiquattro aziende capaci di lavorare assieme per un obiettivo: erogare formazione di alto livello sull’Intelligenza Artificiale e lo sviluppo e l’analisi dei dati, ovvero ciò di cui le imprese avranno particolarmente bisogno nei prossimi anni. Abbiamo infatti la necessità di preparare giovani uomini e donne capaci di guidare lo sviluppo futuro dei mercati, di superare le difficoltà e di affrontare le nuove sfide, restando competitivi. La progettualità rappresenta una coesione virtuosa di fondi pubblici e privati, è un esempio positivo di collaborazione interistituzionale credo facilmente esportabile ad altre realtà”.
Filippo Miola, vicepresidente di Confindustria Vicenza, con delega alla digitalizzazione, nel suo intervento ha rimarcato come il “nostro tessuto produttivo abbia bisogno di nuove idee, di innovazione, di persone adeguatamente formate su tematiche moderne ma molto complesse. Con questo progetto, le imprese del territorio dimostrano grande attenzione nel supportare, anche con finanziamenti propri, iniziative formative in grado di farci stare al passo con i tempi, che stanno cambiando a una velocità vertiginosa. Come Confindustria, stiamo investendo molto nella formazione destinata a giovani che poi possano decidere di lavorare nel nostro territorio, nelle nostre aziende”.
L’imprenditore Francesco Battistella ha spiegato “l’esigenza, da parte delle aziende, di essere sempre all’avanguardia. Questa iniziativa formativa nasce da una precisa necessità: superare la difficoltà di trovare persone preparate ad affrontare le nuove sfide del mercato del lavoro. La formazione potrà essere calibrata tenendo conto di future innovazioni che caratterizzeranno, nei prossimi anni, il mercato del lavoro”.
Giovanni Cariolato, presidente di GDS Global Display Solutions, ha posto l’accento sulle “principali difficoltà incontrate dalle aziende: c’è innanzitutto un problema demografico, ovvero abbiamo pochi giovani; è poi difficile trattenere i nostri ragazzi ed è altrettanto complicato riuscire a convincere a rientrare chi in passato ha scelto di maturare esperienze lavorative all’estero. Dobbiamo rendere più attrattivo il Veneto e siamo chiamati a formare una nuova generazione di lavoratori capaci di diventare gli imprenditori del futuro. Sicuramente, le imprese hanno la necessità di investire nella digitalizzazione”.
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