Una cavalcata trionfale, imperiosa, quella della Salernitana, promossa in serie B cinque anni dopo la retrocessione in Lega Pro, addirittura con due giornate d'anticipo. Il club granata è tornato nell'elite del calcio dopo dopo il dissesto economico-finanziario del luglio 2011 che portò all'esclusione dalle competizioni professionistiche. E' qui che sulla scena compare Claudio Lotito che insieme a Claudio Mezzaroma con la creazione del Salerno Calcio - che riparte dalla serie D - vince il campionato e torna a chiamarsi Salernitana. U
n'altra promozione l'anno dopo. Nella stagione 2013-2014 la Salernitana è nona e ottiene il diritto a partecipare alla successiva stagione a campionato unico di Lega Pro. La storia di questa stagione agonistica è presto detta: la Salernitana si presenta ai nastri di partenza del girone C con i favori del pronostico. E non delude. L'inizio di stagione della formazione di Menichini si apre con il pareggio casalingo contro il Cosenza (1-1), poi inanella una serie di vittorie (quattro) in casa e in trasferta. Un paio di pareggi (con Melfi e a Foggia), una nuova vittoria con il Savoia poi il pareggio con il Benevento, grande rivale della stagione.
La Salernitana perde in casa con il Lecce (1-3) ma poi si rifà col Matera (altra contendente per la promozione). Poi una nuova sfilza di vittorie (sei) prima del ko in casa del Barletta a dicembre. La Salernitana è un rullo compressore e chiude il girone di andata in testa. Nel girone di ritorno i granata pareggiano (2-2) con la Vigor Lamezia. Poi il ko con la Casertana, quindi di nuovo una lunga serie vittorie (10 di fila fino al ko con la Juve Stabia dello scorso aprile) con Calil e compagni sempre più padroni del campionato. Il trionfo alla 36/a giornata, con la vittoria all'Arechi con il Barletta e il contemporaneo pareggio del Benevento. Lotito festeggia ed è portato in trionfo dalla tifoseria granata.
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