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Marina Militare: Girardelli, arresto non scalfisca istituzione

Marina Militare: Girardelli, arresto non scalfisca istituzione

Capo Stato Maggiore su corruzione Taranto, colpe sono personali

TARANTO, 16 settembre 2016, 19:55

Redazione ANSA

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"La responsabilità è personale. Le istituzioni sono sane, non bisogna generalizzare, le attività di malaffare risalgono alla sfera individuale di ogni singolo componente. Non devono essere allargate alle istituzioni". Lo ha detto, parlando dell'arresto per corruzione del comandante di Maricommi (eseguito ieri), il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Valter Girardelli, che ha partecipato a Taranto alla cerimonia di cambio al vertice del Comando in capo della Squadra Navale (Cincnav) e del Comandante della Forza marittima europea (Euromarfor) tra l'ammiraglio di squadra Filippo Maria Foffi (cedente) e l'ammiraglio di squadra Donato Marzano (subentrante). Il riferimento è al provvedimento restrittivo nei confronti del capitano di vascello Giovanni Di Guardo, di 56 anni, accusato di aver ricevuto una 'mazzetta' di 2.500 euro dall'imprenditore 69enne Vincenzo Pastore (anch'egli arrestato), presidente della cooperativa Teoma nonché sindaco di Roccaforzata (Taranto), quale acconto per l'aggiudicazione di un appalto - non ancora assegnato - per 11 milioni di euro.
   

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