Le segreterie provinciali Fim,
Fiom, Uilm e Usb di Taranto hanno chiesto un incontro alla
Regione Puglia per sollecitare una "forma di coinvolgimento"
dell'ente nella gestione della cassa integrazione straordinaria
per i lavoratori dell'Ilva dichiarati in esubero, come già
avvenuto nel 2017. Alla Regione si chiede di mettere in campo
"ogni sostegno utile a garantire una integrazione salariale",
anche con l'individuazione di ulteriori attività e/o percorsi
formativi". Dall'1 novembre sono passati alle dipendenze di
ArcelorMittal in regime di "distacco" fino al 31 dicembre 10.700
lavoratori in tutti gli stabilimenti del gruppo (8200 a
Taranto), mentre gli esuberi sono 2586 e restano in capo
all'amministrazione straordinaria in cassa integrazione
straordinaria a zero ore (solo 300 saranno utilizzati per le
bonifiche). Alcune centinaia di lavoratori hanno aderito o
aderiranno all'esodo volontario con incentivo. Mercoledì alle
ore 13 Matthieu Jehl, Amministratore delegato di Am InvestCo
Italy, la cordata che ha acquisito l'Ilva, terrà una conferenza
stampa nello stabilimento di Taranto per la presentazione dei
piani industriale e ambientale e della squadra di manager.
Giovedì, invece, è previsto un incontro al Mise per un
confronto sui criteri adottati per l'individuazione degli
assunti e degli esuberi dopo le polemiche sollevate dai
lavoratori e dalla stesse organizzazioni sindacali che segnalano
presunte anomalie e discriminazioni.
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