"L'economia regionale appare poco
vigorosa e il mercato del lavoro, seppure in crescita, è ben al
di sotto di quanto si aspetterebbero i cittadini pugliesi". Lo
afferma la segretaria generale della Cisl Puglia, Daniela
Fumarola, secondo cui l'aggiornamento congiunturale della Banca
d'Italia sull'economia regionale evidenzia "l'assenza di
specifiche politiche per la crescita e lo sviluppo, politiche
che il sindacato sollecita da tempo alla Regione Puglia".
"I deboli segnali delle costruzioni e del commercio -
aggiunge la sindacalista - sono insufficienti per rilanciare in
tempi rapidi le risposte a favore di famiglie e lavoratori. E se
anche l'occupazione pugliese ha registrato un incremento di 2,5
punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2017, al
mercato del lavoro regionale mancano all'appello 64 mila posti
rispetto al periodo pre-crisi". Fumarola ritiene poco incisive
le politiche messe in campo dalla Regione Puglia perché "senza
il confronto con i rappresentanti dei lavoratori e delle
imprese, il risultato non può che essere parziale. Navigare a
vista nella individuazione delle misure utili allo sviluppo e
alla crescita economica e sociale della Puglia è un rischio che
la politica pugliese non può permettersi". La Cisl ribadisce
l'appello al Governatore Emiliano, lanciato appena lo scorso 24
ottobre, a "predisporre un bilancio di metà mandato e sostenere
una road map per i prossimi due anni, al fine di risolvere le
urgenze a partire dalle criticità del sistema sanitario,
incidere sulle debolezze del mercato del lavoro del nostro
territorio, di sostenere il sistema produttivo regionale,
ampliare ed innovare gli interventi di welfare locale e le
misure anti crisi a sostegno delle famiglie, dei lavoratori in
difficoltà e delle fasce più fragili delle nostre comunità",
conclude Fumarola.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA