"A sette mesi di distanza dalle
nostre denunce contro tutti i santoni che hanno rallentato il
contrasto alla xylella con le loro follie, non abbiamo notizie
dalle Procure, mentre questa gentaglia presenta un esposto ed un
minuto dopo la Magistratura mette i sigilli a piante e terreni
rinviando l'eradicazione necessaria. Ma in che Paese viviamo?".
Lo afferma il presidente di Italia Olivicola Gennaro Sicolo,
riguardo al sequestro disposto dalla Procura di Bari della
pianta infetta da xylella ritrovata a Monopoli. "Non riesco
davvero a comprendere perché si dia priorità agli esposti folli
e non alle denunce serie e circostanziate di chi davvero è parte
lesa nella vicenda xylella - aggiunge - È sconfortante tutto
questo perché è grazie a queste storture che la xylella avanza
indisturbata". Sicolo chiede quindi "interventi speciali per
accelerare le eradicazioni ed evitare anche ricorsi ed esposti
di questi nullafacenti così ascoltati da alcuni magistrati", e
non esclude di rivolgersi "direttamente al Presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella".
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