"Si è dovuto intervenire a livello
legislativo per regalare immunità penale e amministrativa, ma
per portare a termine le prescrizioni previste dal Piano
ambientale si dovrebbero fermare gli impianti, così da non aver
bisogno dell'enorme paracadute a voi fornito dai nostri
governanti, vecchi e nuovi. Questa è la vera sfida". Lo scrive
l'associazione dei Genitori Tarantini in una lettera all'ad di
ArcelorMittal Italia, Matthieu Jehl, dopo che l'azienda ha
diffuso una nota in cui conferma il pieno rispetto delle
prescrizioni Aia per lo stabilimento siderurgico (ex Ilva) di
Taranto. "Per intervenire in una 'acciaieria in funzione', la
Costituzione italiana - aggiunge l'associazione - è stata
calpestata, offesa, colpita nel senso di giustizia che si
respira in ogni suo articolo, con l'unico scopo di garantire
quella continuità produttiva altamente inquinante che a Genova
fu additata come dannosa per la salute delle persone e
l'ambiente, e a Taranto, di contro, sembra non sortire effetti,
secondo alcuni".
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