"La prima sfida che ci aspetta è
mettere su uno staff perché si lavori su 'Horizon 2021', che è
un appuntamento che serve ai nostri studenti per entrare ancora
meglio in Europa e per fare entrare le linee di ricerca nel
nostro Ateneo". Stefano Bronzini, docente di letteratura inglese
e direttore del dipartimento Lelia dell'Università di Bari,
commenta a caldo la sua elezione a rettore dell'Ateneo barese
per il sessennio 2019-2025, lanciando già i primi punti delle
sue linee programmatiche.
Horizon Europe 2021-2027, la sfida per la quale "l'Università
di Bari, che ne ha titolo, voglia e capacità- aveva annunciato
nel suo programma per la candidatura - dovrà giocare un ruolo da
protagonista" è il prossimo Programma Quadro Europeo che metterà
a disposizione un budget di circa 100 miliardi di euro per la
ricerca e l'innovazione.
"Io penso che adesso l'Università di Bari debba recuperare la
sua serenità e la sua armonia per sfidare i prossimi
appuntamenti" ha detto, ringraziando lo sfidante, il docente di
Fisica applicata Roberto Bellotti, al quale ha fatto "i
complimenti per il risultato".
"Bisognerà intervenire subito sulle questioni regolamentari e
sullo Statuto, in linea con quanto si è cercato di fare negli
ultimi anni" ha aggiunto Bronzini, evidenziando che "per gli
studenti dovremo lavorare per migliorare i servizi, molte cose
sono state fatte ma, anche prendendo le idee degli altri
candidati rettori, credo che si possa migliorare
ulteriormente".
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