Dalla mafia foggiana all'agricoltura
pugliese, dall'ex Ilva ai temi lavoro e ai temi più strettamente
politici della controversa spinta all'allargamento
"all'elettorato conservatore" propugnata dal governatore
uscente. Si è concentrato su questi temi l'ultimo confronto
televisivo, andato in onda su Antenna Sud, tra i quattro
candidati alle primarie con le quali il centrosinistra pugliese
sceglierà domani chi guiderà la coalizione alle regionali di
primavera. A sfidare il governatore uscente Michele Emiliano,
favorito nella competizione, ci sono Elena Gentile, ex
europarlamentare del Pd ed ex assessore nella giunta Vendola, il
consigliere regionale Fabiano Amati (anche lui Pd e ed ex
assessore) e il sociologo outsider Leonardo Palmisano.
Per domani sono stati allestiti 272 seggi in tutta la regione
che saranno aperti dalle 8 alle 20. Lo spoglio delle schede
inizierà subito dopo e quindi il risultato si dovrebbe conoscere
in nottata.
La campagna elettorale per le primarie, sia pure condotta in
sordina, è stata attraversata da non poche polemiche, tutte ben
evidenti fin in questo ultimo confronto. "Chi ha fatto critiche
feroci - ha detto Palmisano - per quanto mi riguarda si è posto
ai margini se non fuori della coalizione". "Stiamo straripando -
ha detto Gentile riferendosi alle dichiarazioni di Emiliano
sull'allargamento ai conservatori per evitare che si rivolgano
alla Lega - È necessario perimetrare il campo in cui militiamo
per restituire una immagine di coerenza agli elettori e alle
elettrici". Tentando di superare le distanze e le critiche dei
suoi competitor, Emiliano ha proposto in diretta ad Amati di
entrare nella sua prossima giunta con la delega all'agricoltura,
in caso di vittoria. Offerta subito respinta: "Accetterò il
risultato delle primarie - ha detto l'ex assessore - ma il mio
problema è che se le vince Emiliano noi perderemo le elezioni,
perché la Puglia ha più di una obiezione nei suoi confronti".
Per Emiliano, però, "l'impegno sarà proprio spiegare ai pugliesi
poco alla volta tutto quello che abbiamo fatto bene, quello che
abbiamo fatto cosi così e anche quello che abbiamo fatto male,
perché siamo in grado di aggiustarlo".
Alla fine, l'auspicio di Amati è stato che "queste primarie
siano una grande festa di democrazia e alla fine vincerà colui
che per i cittadini pugliesi è il migliore".
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