"Sulla vendita delle azioni,
informativa troppo generica consistente in clausole di stile che
non soddisfano i doveri informativi a cui è tenuto
l'intermediario". E' la motivazione sulla base della quale nei
giorni scorsi l'Arbitro per le controversie finanziarie ha
condannato Banca popolare di Bari a corrispondere oltre 54 mila
euro a due coniugi azionisti, assistiti da Federconsumatori
Puglia.
"Pochi giorni prima - spiega Federconsumatori in una nota - era
giunta un'altra condanna, stavolta decisamente più sostanziosa,
per la vendita delle azioni illiquide ad un risparmiatore", che
ha ottenuto il risarcimento di quasi 110mila euro per i
"comportamenti scorretti della banca, quali violazioni sulla
profilatura del cliente, questionari privi di firma, bassa
propensione al rischio, scarsa conoscenza dei prodotti
finanziari, mancata esecuzione degli ordini di vendita (in
quanto l'utente rientrerebbe nella categoria dei cosiddetti
scavalcati)".
L'associazione dei consumatori, "a difesa dei risparmiatori
truffati dalla Banca popolare di Bari in tutte le sedi deputate,
anche con la costituzione di parte civile per l'azione di
responsabilità nei confronti del management scorretto", annuncia
un nuovo incontro con gli azionisti per il 28 febbraio a Bari,
alle 17 nell'Hotel Rondò.
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