"La nostra capacità totale di
laboratorio ad oggi non è stata saturata, quindi per il momento
è sufficiente, ma non lo sarà più assolutamente a ottobre,
quando inizieranno a circolare tutti i virus simil influenzali e
gente con febbre e tosse che dovrà essere sottoposta a tampone
ne avremo tantissima. In quel momento la nostra capacità di fare
i tamponi dovrà essere enormemente più alta". Lo ha detto il
professor Pierluigi Lopalco, epidemiologo dell'Università di
Pisa e responsabile del coordinamento emergenze epidemiologiche
della Regione Puglia, durante una diretta Facebook con il
sindaco di Lecce, Carlo Salvemini.
Lopalco, ricordando che la capacità di fare tamponi in Puglia
è di 2.500 al giorno, ha spiegato che "fino ad oggi la strategia
è stata di sottoporre a tamponi le persone con sintomi e, in
caso positivi, a tutti i contatti, anche asintomatici. Ma adesso
siamo una fase diversa. Fra oggi e domani verrà fuori una
disposizione regionale, perché stiamo preparandoci per la
seconda fase nella quale avremo molti meno casi evidenti e
dobbiamo cercare di scovare eventuali circolazioni sommerse del
virus". "Per esempio - ha precisato - dovremo fare tamponi a
tutti coloro che entrano in ospedale e agli operatori sanitari
per fasce di rischio". Oltre all'aumento della capacità di fare
tamponi, in Puglia dovrà essere raddoppiato il numero dei
cosiddetti "contact tracer". "Il Governo - ha spiegato Lopalco -
ha detto che serve un cacciatore di virus ogni 10mila abitanti,
in Puglia ne abbiamo la metà, quindi dobbiamo raddoppiare il
numero dei tracciatori".
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