"Era un
bravissimo ragazzo, lavorava nei campi e vendeva anche
braccialetti e bigiotteria in strada". È così che alcuni
migranti residenti nel ghetto di Borgo Mezzanone descrivono
Mohamed Ben Ali, (nome ancora al vaglio della polizia), il
senegalese di 37 anni morto carbonizzato questa mattina
nell'incendio divampato nella propria baracca in legno. A quanto
si apprendere dagli altri africani, la vittima si faceva
chiamare da tutti Bayfall. "Qualche settimana fa mi aveva
regalato un 'tam -tam', un tamburo africano, era sempre
sorridente", racconta all'ANSA Thierno, un suo caro amico. "Ci
siamo visti qualche giorno fa ed abbiamo anche scherzato sulla
nostra età - ricorda - io sono più vecchio di te, mi ha detto".
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