"Sono più di 200mila gli studenti e
le studentesse delle scuole superiori pugliesi che
ricominceranno la scuola, tra classe e didattica a distanza, tra
dubbi ed incertezze". Lo sottolinea l'Unione degli Studenti
Puglia (Uds), evidenziando che "la pandemia ha peggiorato
notevolmente le condizioni in cui versa un sistema scolastico
vecchio di un secolo, che non tutela studenti e studentesse
limitando così l'accesso alle conoscenze e ai saperi".
Per Stefano Mariano, coordinatore dell'Uds Puglia, "la
didattica a distanza ha allargato notevolmente la forbice delle
disuguaglianze lasciando indietro gli studenti che non avevano a
disposizione gli strumenti per continuare a istruirsi ed in
generale facendo arretrare un sistema didattico già retrogrado.
Le problematiche sulla scuola e sulla ripartenza ci hanno visto
aprire tavoli di contrattazione in tutta la Regione per
risolvere i disagi e le contraddizioni che attanagliano da anni
la scuola Italiana e pugliese, senza però avere grandi
risposte".
"La Regione innanzi tutto - rileva - dovrà rispondere ad una
necessità evidente dopo i mesi di lockdown: garantire a tutte e
tutti gli studenti pugliesi la possibilità di avere i device
tecnologici e le conoscenze necessarie per affrontare la
didattica a distanza in via emergenziale. Finanziamenti
straordinari per l'edilizia scolastica e la teledidattica,
passando per la questione trasporti gratuiti ed in sicurezza, e
l'innalzamento delle soglie Isee e della platea di beneficiari
per le borse di studio destinate agli studenti medi". "Ci
aspettiamo subito direttive nazionali più chiare ed un serio
ripensamento del sistema scuola - conclude - assieme ad una
maggiore e coordinata politica per il diritto allo studio che
ponga al centro i bisogni degli studenti e delle studentesse".
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