Mai un litigio, mai nessuno screzio
con due fidanzati uccisi. Né rapporti di particolare
convivialità. E' quanto Antonio De Marco, il killer reso
confesso dei fidanzati di Lecce, avrebbe riferito al gip Michele
Toriello durante l'udienza di convalida del fermo nel quale non
si sarebbe mai mostrato pentito per il massacro compiuto.
L'interrogatorio - a quanto si apprende - non avrebbe sciolto
i numerosi interrogativi che ruotano ancora attorno al movente
del delitto di Daniele De Santis e della sua fidanzata Eleonora
Manta. Lo studente reo confesso, non solo non avrebbe fornito
una spiegazione, ma avrebbe anche negato che il piano prevedesse
la tortura e l'eliminazione della coppia con l'utilizzo di
acidi, e di acqua calda e candeggina per pulire le tracce del
massacro: tutte queste parole sono annotate su uno dei biglietti
persi durante la fuga del killer dal luogo del delitto.
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