L'amministrazione comunale di
Taranto, nell'ambito di un accordo quadro con Arcidiocesi e
Soprintendenza, procederà al restauro dell'area antistante il
sagrato della Concattedrale Gran Madre di Dio progettata da Giò
Ponti, caratterizzata dai tre bacini a cascata sui quali,
secondo il progetto del famoso architetto, la vela bianca della
chiesa avrebbe dovuto specchiarsi. Le vasche da decenni non
erano più funzionanti e sottoposte al degrado del tempo, ma per
il cinquantenario dell'inaugurazione delle Concattedrale, che
ricorre il prossimo 6 dicembre, l'amministrazione guidata dal
sindaco Rinaldo Melucci ha avviato un progetto di
riqualificazione di tutte le aree esterne, comprese le aree a
verde laterali e posteriori.
"In questo modo - spiega una nota di Palazzo di Città - sarà
valorizzato a pieno uno dei monumenti più importanti del '900
italiano, consacrato a livello internazionale grazie anche a
importanti mostre a Parigi e al Maxxi di Roma". Da lunedì sarà
avviato il cantiere che si concluderà proprio il 6 dicembre, con
l'inaugurazione delle rinate vasche e di tutta l'area
riqualificata.
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