L'Istituto Zooprofilattico
Sperimentale di Puglia e Basilicata ha individuato sette casi di
variante Covid della Gran Bretagna e "una variante che ad oggi
non risulta ancora rilevata in Italia": lo comunica la Regione
Puglia al termine delle analisi di laboratorio. "Al momento,
nell'ambito dell'attività di tracciamento dei cittadini
provenienti dal Regno Unito - spiega Antonio Fasanella direttore
generale dell'Istituto zooprofilattico - abbiamo ricevuto un
totale di 26 campioni provenienti da 5 delle 6 province
pugliesi. Per 17 di questi gli accertamenti sono stati
completati" e tre hanno dato esito negativo. "La cosiddetta
variante inglese - spiegano dalla Regione - è stata identificata
in 7 campioni di pazienti provenienti dalla Gran Bretagna e
viventi in 5 delle 6 province pugliesi". Per quanto riguarda le
altre varianti sono state trovate alcune varianti spagnole, un
sottotipo di variante spagnola "e una variante che ad oggi non
risulta ancora rilevata in Italia", fanno sapere dalla Regione.
"I dati che ci restituisce oggi l'IZS di Puglia e Basilicata -
ha detto l'assessore regionale alla Sanità Pierluigi Lopalco -
indicano che l'attività di segnalare e testare le persone
provenienti dalla Gran Bretagna ha dato i suoi risultati, dal
momento che essi sono stati identificati e isolati. Un approccio
al problema dunque immediato e aggressivo che sta dando i suoi
frutti e che ha permesso di tutelare i cittadini pugliesi,
isolando immediatamente i pazienti risultati positivi alla
variante inglese di Sars Cov 2. Fasanella ha inoltre informato
la Regione - ha concluso Lopalco - che alcuni dati preliminari
indicano che gli anticorpi che si sono sviluppati nei pazienti
pugliesi colpiti dalla variante spagnola risultano protettivi
anche nei confronti della variante inglese. E' importante
sottolineare che molti virus sono stati isolati in laboratorio e
ora siamo in grado di farli replicare e produrli in grandi
quantità per metterli a disposizione della comunità scientifica
che studia questo virus".
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