La riflessione sulle migrazioni di
Erri De Luca, il grido d'allarme sulla violenza contro le donne
di Rula Jebreal, la cultura e il mare per "esorcizzare le paure
da cui stiamo uscendo" di Giuliano Sangiorgi. Sono questi i temi
che hanno aperto ieri sera, a Polignano a Mare, la XX edizione
del festival "Il Libro Possibile".
Ad "aprire le danze" della kermesse letteraria, per usare le
sue parole, è stato il cantautore salentino con il romanzo "Il
tempo di un lento". Rula Jebreal ha presentato il suo libro "Il
cambiamento che meritiamo", "un manifesto - ha detto - contro la
violenza contro le donne che è una pandemia ombra", augurandosi
che "con i fondi del Recovery fund si investa esattamente nel
punto più debole del nostro sistema: il gender gap,
l'occupazione femminile, gli asili nido". Erri De Luca (sul
palco con "A grandezza naturale") ha parlato di mare e
migrazioni. "Il Papa ha detto che il mare è il più grande
cimitero. Io posso correggere questa espressione - ha detto - ,
perché il cimitero ha tombe con dei nomi, qui invece c'è la più
grande fossa comune della storia del Mediterraneo".
Il Festival prosegue oggi con altri grandi nomi del mondo
della letteratura, della politica, dell'attualità, della
scienza, dell'impresa e dello spettacolo. Nella seconda serata
si parlerà degli scenari della geopolitica con Gennaro
Sangiuliano, poi un focus sul fine vita con Marco Cappato, lo
spettacolo tra note e problematiche ambientali con Enzo Favata e
Mario Tozzi, i romanzi di Diego De Silva e Lorenzo Beccati.
Domani spazio ai temi della crescita economica del Paese, con
l'economista Carlo Cottarelli, Antonio Manzini, con la nuova
indagine del commissario Rocco Schiavone, i ritratti
dell'attualità negli scritti dei giornalisti Michele Santoro e
Andrea Scanzi. Il programma completo del festival è consultabile
sul sito www.libropossibile.com.
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