"Purtroppo anche la riunione con il
prefetto non ha prodotto risultati concreti, anzi ci ha
confermato la linea degli ingressi scaglionati, che tanti disagi
organizzativi causeranno alle scuole e alle famiglie baresi. Noi
non ci stiamo". Lo dichiarano i segretari generali e delle
categorie della scuola di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda Puglia
a margine dell'incontro con la prefetta di Bari, Antonia
Bellomo, avvenuto nel corso della manifestazione unitaria
indetta stamattina contro lo scaglionamento degli ingressi per
le scuole superiori dell'area metropolitana di Bari a partire
dal 20 settembre (il 75% degli alunni entrerà alle 8 e il 25%
alle 9.40).
"È inconcepibile - dicono i sindacati - che l'incapacità
della Regione, caso pressoché unico in Italia per città
metropolitane di dimensioni come quella di Bari, di predisporre,
in quasi un anno, un piano dei trasporti efficiente e completo
ricada sulla quotidianità di migliaia di lavoratori del
comparto, di migliaia di studenti e sulla qualità stessa
dell'offerta formativa, già minata da misure organizzative anti
Covid".
"Dal tavolo - proseguono i sindacati - è emerso l'impegno di
riunire nel più breve tempo possibile tutti gli attori del
sistema scolastico, poiché si è appreso che lo scaglionamento è
determinato essenzialmente da una cautela di natura sanitaria".
"La mobilitazione continua - concludono - , non ci fermeremo
finché non otterremo un ritorno in presenza a turno unico senza
discriminazioni e limitazioni".
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