L'Università Aldo Moro di Bari ha
attivato il corridoio universitario per tre studenti eritrei
rifugiati in Etiopia, vincitori di altrettante borse di studio
Unicore 3.0. I tre studenti frequenteranno per due anni i corsi
di laurea specialistica in Computer Science e in Fisics in
lingua inglese e da domani seguiranno anche un corso di
italiano. Uniba, che nel 2019 ha sottoscritto il Manifesto per
le Università Inclusive promosso dall'Unhcr, ha attivato il
corridoio universitario con il Centro per l'Apprendimento
Permanente, per consentire a chi non ha la possibilità di
continuare gli studi nel Paese in cui ha trovato protezione, di
arrivare in Italia con un percorso di ingresso sicuro e
proseguire qui la formazione universitaria. A Bari questi
studenti, arrivati il 16 settembre e inizialmente sottoposti a
un periodo di quarantena, hanno anche vitto, alloggio e saranno
inseriti in progetti di inclusione, grazie alla collaborazione
dell'assessorato al Welfare del Comune di Bari, della Caritas
Bari-Bitonto e della cooperativa Migrantesliberi di Andria.
Hanno già partecipato, da remoto, alle attività di scambio
interculturale del Comitato Mentorship, il tutoraggio
peer-to-peer attivato con l'Organizzazione Internazionale per le
Migrazioni che Uniba, prima in Italia, ha istituzionalizzato per
sostenere l'inserimento accademico dei suoi oltre 700 studenti
internazionali.
"Sono particolarmente orgoglioso di questa iniziativa che
ribadisce l'impegno della nostra Università per favorire
l'accesso dei rifugiati all'istruzione universitaria e alla
ricerca, e promuovere l'integrazione sociale" ha detto il
rettore, Stefano Bronzini, annunciando che "ora stiamo lavorando
a una task force che risponda con azioni concrete e realmente
inclusive all'emergenza in Afghanistan".
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