La prima 'task force cinofila anti
Xylella' con cani specializzati nell'individuazione precoce del
batterio attraverso l'olfatto è stata presentata questa mattina
nella masseria San Martino a Fasano (Brindisi) dove sono entrati
in azione i primi cani addestrati per individuare l'insidiosa
malattia degli ulivi. La nuova squadra speciale a quattro zampe
è composta da sei unità: due jack russel, un pastore belga
malinois, un segugio, nu labrador retriever e uno springer
spaniel inglese.
Il progetto è nato dalla collaborazione fra Ente Nazionale
della Cinofilia Italiana (Enci), Unaprol, Coldiretti e CNR-IPSP
(Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante). Una volta
terminato il percorso di addestramento, i cani capaci di
identificare piante infette da Xylella ancor prima della
comparsa di sintomi riconoscibili, potranno essere di enorme
utilità nei controlli all'interno dei vivai e dei punti di
entrata delle importazioni di piante dall'estero (porti,
aeroporti, punti di confine) e sarebbero inoltre un valido
supporto alle campagne di monitoraggio territoriale.
"Addestramento ed impiego di unità cinofile nel rilevamento
precoce della Xylella fastidiosa" è il titolo del progetto di
ricerca. Le attività di addestramento sono iniziate a giugno
2021 con unità cinofile già esperte nel settore della detection.
La fase iniziale si è svolta in Salento, testando la capacità
delle unità cinofile di riconoscere Xylella sia in piastre
artificiali di coltura sia in piante di olivo infette. I
protocolli di addestramento selettivo, che prevedono per ciascun
grado di avanzamento delle prove il raggiungimento di un livello
di accuratezza del 100%, hanno dimostrato che gli XDD - Xylella
Detection Dogs - sono in grado di identificare il patogeno
individuando "l'odore specifico" rispetto all'insieme degli
odori emessi dai campioni utilizzati.
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