/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ucraina: parroco Molfetta verso Leopoli, 'sono preoccupato'

Ucraina: parroco Molfetta verso Leopoli, 'sono preoccupato'

Don Gino incontrerà famiglie con disabili a frontiera ungherese

BARI, 10 marzo 2022, 10:36

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' previsto alle 18 di oggi l'incontro alla frontiera ungherese tra i profughi ucraini e don Gino Samarelli, il parroco del Duomo di Molfetta (Bari), partito martedì sera alla volta di Leopoli con un bus per salvare e portare in Italia 48 cittadini in fuga dalla guerra, soprattutto donne con bambini disabili. "È evidente la mia preoccupazione - dice don Gino - fino a quando non avrò messo al sicuro e in buone mani tutti coloro che mi verranno affidati per il viaggio".
    Dopo aver lasciato all'alba Santa Maria La Longa nel centro di don Orione (Udine) dove "abbiamo scaricato le derrate alimentari - spiega don Gino - perché hanno contatti che rendono possibile la consegna via Polonia", il pullman è ripartito e sta raggiungendo Budapest. "Ho sentito Leopoli e ricevuto primo elenco e istruzioni - dice il parroco - e so con certezza che ci sono sette ciechi e alcune famiglie. Sto aspettando che l'Ambasciata mi consegni l'altro elenco". Una difficoltà che incontreranno sarà alla frontiera ungherese di Beregsuràmy. "La frontiera ungherese è cattiva - spiega il parroco - perché trattiene in tempo variabile a caso 5/6 persone che identifica e poi li rilascia, si spera in tempi brevi. Il sacerdote rumeno che abbiamo incontrato a Udine mi ha detto che l'ultima volta hanno aspettato tre ore". Tra i profughi che torneranno con don Gino in Italia "ci sono due ragazze che si congiungeranno con parenti in Italia e noi li accompagneremo all'incontro - spiega - altri li consegneremo all'incoronata di Foggia. Sono disabili e famiglie" e "ci saranno anche piccole famiglie che resteranno in famiglia da noi. Qui entrerà in gioco l'azione della Caritas diocesana e del Comune di Molfetta". "In un momento drammatico come questo - commenta il vescovo di Molfetta, monsignor Domenico Cornacchia - diventa importante compiere gesti concreti che danno forma alla speranza di noi tutti. Noi non vediamo l'ora di rivedervi qui e di sapere che decine di profughi hanno trovato la salvezza. Purtroppo è solo una goccia nell'oceano, ma siamo tutti chiamati a fare il possibile".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza