GIUSEPPE SACINO, ACCANTO A DON
TONINO. UN RACCONTO DI VITA (Edizioni La Meridiana, pp.82, 13
euro). Un ritratto appassionato, ma soprattutto la testimonianza
di chi ha "vissuto" Don Antonio Bello, detto don Tonino,
"vescovo della pace, costruttore di ponti e testimone della
gioia e della speranza", è ciò che offre il libro "Accanto a Don
Tonino. Un racconto di vita", scritto da don Giuseppe Sacino per
Edizioni La Meridiana. In libreria da febbraio, il volume
ricorda la figura di un vescovo, nato 18 marzo del 1935 ad
Alessano, in provincia di Lecce, e scomparso nel 1993, la cui
umanità è riconosciuta da chiunque lo abbia conosciuto:
un'attenzione "all'altro" incarnata dalla parola 'accanto', un
avverbio che don Tonino infatti amava ripetere e praticare con
tutti, con i suoi confratelli vescovi, con i sacerdoti, con i
laici e gli ultimi. Ciò che rende il libro non una semplice
biografia, ma una autentica testimonianza è proprio il racconto
del suo autore, don Giuseppe Sacino, detto Don Pinuccio,
presbitero della Diocesi di Nardò-Gallipoli, che descrive la
vita di Don Tonino fin da ragazzo e che al "vescovo della pace"
è stato vicino sempre, come uomo, come amico e come presbitero.
"Ho conosciuto don Giuseppe Sacino 35 anni fa, in occasione
della nomina di mio fratello Tonino a vescovo della diocesi di
Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi - scrive nella prefazione
al libro Trifone Bello, fratello di don Tonino - "Mio fratello
invece, non finisco ancora di 'conoscerlo', anche a distanza di
25 anni dalla sua nascita al Cielo. Il caro don Pinuccio ha
contribuito a svelarmi episodi e aneddoti a me finora
sconosciuti".
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