Un gruppo di attivisti del movimento
'No Tap', da sempre contrari al gasdotto Trans Adriatic Pipeline
che dall'Azerbaijan porta metano in Italia approdando sulle
coste del Salento, ha manifestato questa mattina nei pressi
della valvola d'intercettazione del metanodotto a San Foca,
marina di Melendugno. L'iniziativa arriva a distanza di cinque
anni da quando 'Tap Ag', il consorzio costruttore del gasdotto,
iniziò le operazioni di espianto degli ulivi nella zona di San
Basilio, a cui si opposero centinaia di manifestanti. Gli
attivisti oggi indossavano tutte anti contaminazione e
mascherine, ed esibivano striscioni contro 'la dittatura del
gas'. "A cinque anni esatti dall'inizio della lotta contro la
costruzione del gasdotto che parte dall'Azerbaigian e arriva
fino alle coste salentine - hanno sottolineato - continuiamo a
ribadire la nostra contrarietà all'opera e al ricorso al gas
come fonte energetica". "Un combustibile fossile che pregiudica
gli impegni nella lotta al cambiamento climatico", afferma il
portavoce del movimento 'No Tap' Gianluca Maggiore.
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