Il Comune di Foggia, dove da agosto
c'è una commissione straordinaria in seguito allo scioglimento
dell'amministrazione per infiltrazioni mafiose, ha respinto la
richiesta di una delegazione di cittadini ucraini di esporre
sulla facciata di Palazzo di città la bandiera del Paese invaso
dalle truppe russe. La risposta è arrivata oggi in una mail di
posta certificata in cui si spiega che "l'esposizione di
bandiere di paesi stranieri, all'esterno o all'interno degli
edifici pubblici", è prevista solo in determinate occasioni, tra
cui "convegni, incontri e manifestazioni internazionali".
Angela Savitska, ucraina che da 17 anni vive a Foggia,
insieme a duemila connazionali che vivono nel capoluogo dauno
avevano chiesto lo scorso 9 marzo "che venisse esposta una
bandiera dell'Ucraina sulla facciata del comune di Foggia ma -
sottolinea Angela - ci hanno dato risposta negativa. Siamo tanto
amareggiati". Tramite pec, che l'ANSA ha potuto visionare,
l'amministrazione straordinaria del Comune ha fatto sapere di
"non poter evadere positivamente la richiesta" in quanto la
normativa vigente prevede che "l'esposizione di bandiere di
paesi stranieri, all'esterno o all'interno degli edifici
pubblici, avvenga solo in occasione di determinati eventi quali
convegni, incontri e manifestazioni internazionali o visite
ufficiali di personalità straniere". Il Comune precisa inoltre
che tali disposizioni sono confermate "dal Dipartimento per il
cerimoniale di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri
del Governo italiano".
"Sappiamo - evidenzia Angela - che la solidarietà verso un
popolo si dimostra non esponendo una bandiera, ma in mille altri
modi così come stanno facendo i foggiani. Però questo rifiuto ci
fa male. Magari si poteva pensare di esporre la bandiera nella
centralissima piazza Italia o su qualche altro monumento
cittadino".
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