Anche Bari ha celebrato la XXVII
Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime
innocenti delle mafie organizzata da Libera, e lo ha fatto
scegliendo simbolicamente i cancelli di una fabbrica chiusa da
anni nella zona industriale di Bari, lo stesso luogo dove alcune
settimane fa don Luigi Ciotti ha incontrato i lavoratori delle
aziende in crisi. "Per noi la centralità del lavoro e dei
diritti è fondamentale nella lotta alle mafie", ha detto don
Angelo Cassano, referente provinciale di Libera. "Senza il
lavoro - ha aggiunto - offriamo terreno fertile alle mafie,
perché nella disperazione, nella mancanza di lavoro, c'è sempre
il rischio di andare a chiedere favori ai poteri criminali".
Davanti ai famigliari di alcune delle vittime di mafia
baresi, ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e a
delegazioni di lavoratori del territorio, sono stati letti i
nomi delle vittime innocenti delle mafie, un centinaio delle
quali sono pugliesi. "Bisogna ricordare sempre, mai dimenticare
il passato - ha detto il procuratore aggiunto Francesco
Giannella, coordinare della Direzione distrettuale antimafia di
Bari - . La presenza di tanti ragazzi è fondamentale perché sono
loro che devono conoscere quanto sangue è stato versato nella
nostra terra per le vittime innocenti di mafia. Dimenticare
sarebbe un grandissimo errore. Così come non si devono
dimenticare le brutture della guerra, sperando di evitare quello
che sta accadendo in questi giorni. Non bisogna dimenticare il
passato della criminalità organizzata per poter meglio
affrontare il presente con maggiore consapevolezza".
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