Far diventare la conoscenza del vino
uno strumento di inclusione sociale e di inserimento nel mondo
del lavoro per i ragazzi con disabilità: è lo scopo del
"Sommelier Astemio", iniziativa che nasce da un'idea del
delegato Ais Bari, Raffale Massa. L'idea è stata quella di
adattare la tecnica di degustazione alle condizioni
psico-fisiche di questi ragazzi che possono apprendere e
raccontare le caratteristiche visive e olfattive del vino, pur
non potendolo assaggiare.
L'iniziativa sarà presentata al Grande Albergo delle Nazioni
di Bari il 25 marzo, alle 16,30. "Oggi, dopo un tenace e lungo
impegno, il Sommelier Astemio - è detto in una nota - è
diventato una realtà, un innovativo modello di formazione unico
in Italia, un 'corso di formazione' tenuto da docenti Ais,
trasfuso nel libro di testo 'Io valgo - imparo a raccontare il
vino'".
Il volume si articola in 14 lezioni, nelle quali i temi
fondamentali della didattica Ais, ovvero la viticoltura,
l'enologia, le caratteristiche visive e olfattive dei vini, le
tecniche di servizio, i criteri di abbinamento al cibo, vengono
sviluppati con un linguaggio semplice coadiuvato da
illustrazioni, fumetti e didascalie idonee ad essere facilmente
comprese e ricordate". "I 'Sommelier Astemi' - conclude la nota
- imparano così a servire il vino, ad abbinarlo al cibo, a
descriverlo con il solo uso della vista e dell'olfatto,
acquisendo una professionalità consona alla loro condizione, ma
non per questo meno apprezzabile. L'Ais Bari intende mettere a
disposizione questo modello di formazione oltre la realtà
barese, nella certezza di poter così contribuire attivamente a
regalare a questi 'ragazzi speciali' la speranza di un ruolo
attivo nella società".
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