Anche a Bari torna, a tre anni
dall'inizio della pandemia, il corteo green degli studenti del
FridayForFuture. In 500 sfilano nelle vie del centro al grido di
"giustizia climatica", sventolando bandiere e sollevando
cartelli e striscioni. "Fermiamo la guerra dei combustibili
fossili", recita lo striscione che apre il corteo con la
bandiera dell'Ucraina.
"Abbiamo usato l'hashtag 'connect dots', unisci i puntini,
perché riteniamo che le diverse crisi e lotte siano legate -
spiega Marco Modugno, referente di FridaysForFuture Bari e uno
degli otto portavoce di FridaysForFuture Italia - . La crisi
climatica non è sconnessa dalle altre crisi. Quella bellica
messa in atto da Putin è anzi strettamente collegata alla
inazione che ci ha portato a una dipendenza assurda dai
combustibili fossili, dal gas e soprattutto dal gas russo.
Investire nella transizione ecologica, cosa che bisognava fare
già decenni fa e che diventa sempre più urgente, non porta
soltanto a una vitale transizione che possa ridurre gli effetti
catastrofici della crisi climatica, ma porta anche un
rafforzamento delle democrazie, della giustizia sociale".
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