Sarebbe stato ferito da suo cugino,
un 38enne pregiudicato, il sorvegliato speciale Fabio De Marzo
colpito ieri al polpaccio e alla coscia da due dei cinque colpi
esplosi da una calibro 9 in via Puglia, nel quartiere San Paolo
di Bari. Il 38enne è stato arrestato dalla Polizia per tentato
omicidio, porto e detenzione di arma da guerra e ricettazione.
Secondo quanto ricostruito dai poliziotti, la vittima avrebbe
cercato di proteggersi dai proiettili usando la moglie del
cugino come scudo.
Poco prima di essere ferito, De Marzo era stato sottoposto a
sorveglianza di pubblica sicurezza. E sin dalle prime ore del
mattino aveva avuto una serie di diverbi con i suoi familiari a
causa, probabilmente, dell'assunzione di sostanze stupefacenti.
Le discussioni si sarebbero inasprite fino a che il cugino, poi
arrestato in flagranza alcune ore dopo, gli avrebbe sparato. La
dinamica è stata confermata dalle immagini delle telecamere di
videosorveglianza. Lo sparatore, giunto sul posto, dopo
un'accesa discussione avrebbe estratto l'arma da guerra
(risultata rubata in provincia di Taranto), mirando contro De
Marzo, il quale avrebbe tentato di farsi scudo con il corpo
della moglie dell'aggressore, intervenuta sul posto per sedare
la lite. La donna, bloccata e cinta al collo dalla vittima,
sarebbe riuscita a divincolarsi e a scappare e, solo allora, il
38enne avrebbe sparato, ferendo con due colpi di pistola De
Marzo e poi anche alla testa con il calcio dell'arma.
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