Il sindacato di polizia penitenziaria
Sappe chiede che vengano chiuse le "sezioni della vergogna,
dichiarate inagibili dal ministero della Giustizia", ovvero
quella "femminile del carcere di Bari" e "quella in cui venivano
allocati i detenuti semiliberi a Trani" che furono aperte
durante la pandemia e che "continuano a restare aperte per
metterci detenuti comuni a Trani e con problemi psichiatrici a
Bari". Il Sappe evidenzia che in queste sezioni "uomini e donne
erano costretti a fare i loro bisogni corporali senza alcuna
privacy nella stessa stanza dove mangiavano, dormivano e
passavano tutta la maggior parte della loro giornata; una
situazione che colpiva anche i poliziotti penitenziari costretti
a lavorare in ambienti fatiscenti, sporchi e freddi".
"Attualmente - prosegue il sindacato - l'emergenza non ci
sarebbe più ma il dottor Martone, responsabile regionale
dell'amministrazione penitenziaria, invece di chiudere con
immediatezza quelle sezioni continua a tenerle aperte per
metterci detenuti comuni a Trani, ed anche con problemi
psichiatrici a Bari, riempiendo ancora di più i predetti
penitenziari, già sovraffollati, nonostante i gravi disagi per
detenuti e poliziotti".
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