Il direttore dell'area tecnica del
Lecce, Pantaleo Corvino, oggi nel corso di una conferenza stampa
ha chiesto che la Procura federale apra una inchiesta su quanto
accaduto sabato scorso nella partita Vicenza-Lecce interrotta
per circa 15 minuti dopo il lancio di una bomba carta in campo,
che avrebbe provocato il ferimento del portiere del Vicenza,
Contini, portato in ospedale. La partita è stata poi vinta per
2-1 dal Vicenza che ha rimontato l'1-0 dei giallorossi.
Per Corvino "quello che è accaduto è stata una sceneggiata,
una pagliacciata ai danni di una città e di un territorio. Una
gara alterata che ha creato un clima di tensione, a cui è
seguita una lunghissima sospensione". "Sono convinto - ha detto
- che il Vicenza non ha mancato di lealtà sportiva ma il
tesserato sì, e noi chiediamo sia aperta un'inchiesta presso la
Procura federale per lui e per i tesserati che hanno favorito
quella sceneggiata. Gli errori successivi commessi dal Lecce
sono stati figli di quel clima che si è creato".
A lanciare la bomba carta, secondo le prime ricostruzioni,
sarebbero stati i tifosi del Lecce. E il Vicenza ha rigettato
alcune ipotesi secondo cui il lancio sarebbe avvenuto dal
settore della curva nord, o da parte degli steward in servizio a
bordocampo. "Condanniamo ogni forma di violenza che può essere
anche quella di un petardo lanciato" ha precisato Corvino
aggiungendo che "nessun petardo ha mai fatto fermare una gara
per oltre dieci minuti", e che "quella sospensione ha alterato
una gara che il Lecce meritatamente stava vincendo e avrebbe
decretato la nostra promozione in serie A".
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