di Danilo Santoro
Ha atteso che giungesse
nel suo luogo di lavoro, una sartoria di Villa Castelli
(Brindisi), per ammazzarla. Due colpi di fucile, uno al braccio,
l'altro sotto il petto. E' morta cosi Giuseppina Fumarola,
48anni, assassinata dal suo ex compagno Vito Sussa, 52enne
operaio del luogo, ritrovato subito dopo il delitto impiccato
nel garage della sua abitazione, a 50 metri dal luogo
dell'omicidio. Gli investigatori ritengono che l'uomo non avesse
accettato la fine della loro relazione. L'assassino, il 29
agosto, aveva scritto su Facebook il suo ultimo e inquietante
messaggio: "Un amico delinquente ti aiuta sempre, ma un amico
pazzo ha bisogno di aiuto". La vittima lascia due figli, una
ragazza di 27 anni ed un ragazzo di 21 anni, nati da una
precedente relazione.
Quella di oggi sembrava una mattina come tante alla periferia
del piccolo comune tra le province di Brindisi e Taranto, ma si
è trasformata in tragedia. Alcune colleghe della donna,
spaventate dal rumore degli spari, hanno raggiunto l'ingresso
dell'azienda. Qui hanno trovato Giuseppina riversa per terra e
hanno visto Sussa fuggire. Quando sono arrivati i soccorsi, per
la donna non c'era più nulla da fare. I sanitari del 118 hanno
dovuto soccorrere alcune colleghe della vittima colte da malore
dopo la scoperta della tragedia.
Gli investigatori hanno ricostruito le fasi del delitto.
L'assassino ha camminato da casa sua fino alla sartoria
impugnano il fucile da caccia con cui ha fatto fuoco. Compiuto
l'omicidio, ha raggiunto il suo appartamento in via Alessandro
Volta, a meno di 50 metri dalla sartoria, è sceso in garage e si
è impiccato. A casa di Sussa i carabinieri hanno trovato tre
fucili e due pistole, armi legalmente detenute. Sussa era
infatti un appassionato cacciatore.
Secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine, Giuseppina
Fumarola non avrebbe mai denunciato di essere stata minacciata o
molestata dall'ex che oggi l'ha uccisa. Ma alcuni colleghi della
donna riferiscono che da giorni era preoccupata per alcuni
messaggi intimidatori inviati dall'uomo. Confidenze che lei
aveva fatto all'interno di quella sartoria che era la sua
seconda famiglia, nella quale lavorava da oltre 25 anni, e dove
sapevano tutti di questa storia tormentata che lei aveva voluto
interrompere. Ma Sussa avrebbe continuano a cercarla. Conosceva
bene le abitudini e gli orari della donna, e questa mattina ha
aspettato che giungesse nel parcheggio dell'azienda per
ammazzarla.
Gli investigatori hanno acquisito le immagini del sistema di
sorveglianza della sartoria che avrebbero ripreso l'intera scena
dell'omicidio. I militari hanno anche raccolto le prime
testimonianze di amici e parenti della donna e del suo ex
compagno per approfondire altri particolari della vicenda.
"C'è tanto sgomento nella nostra comunità per quanto
avvenuto. E' tutto inaccettabile - dice il sindaco di Villa
Castelli (Brindisi), Giovanni Barletta -. Facciamo tanti
convegni, tante iniziative e, purtroppo, ci troviamo davanti a
dei ragazzi poco più che 20enni privati della loro madre in
maniera così dolorosa". "Conoscevo personalmente la donna -
prosegue il primo cittadino - mai avrei pensato che potesse
accadere quanto avvenuto. Come amministrazione continueremo a
dare sempre più valore ad iniziative che possano sensibilizzare
sul tema". Quella di oggi è "la 78esima donna uccisa dall'inizio
dell'anno. Una storia che si ripete senza soluzione di
continuità, che potrebbe essere stata generata - afferma
Elisabetta Aldrovandi, presidente dell'Osservatorio nazionale
sostegno vittime - da violenze domestiche non denunciate".
I funerali saranno celebrati domani pomeriggio alle 17 nella
chiesa di San Vincenzo de' Paoli, a Villa Castelli.
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