Difende una ragazza a bordo di un bus
a Bari e alla fermata successiva viene picchiato da un gruppo di
dieci persone, tra i 20 e i 25 anni, che lo hanno circondato
mentre era con sua madre alla quale è stato sfilato il cappello.
La notizia, diffusa sui sociali e su alcuni siti giornalistici,
è stata conferma all'ANSA dalla vittima dell'aggressione,
Ismaele, il quale annuncia che sporgerà denuncia sperando che
"con l'aiuto delle telecamere si possa risalire ai
responsabili". L'aggressione è avvenuta ieri sera, verso le ore
22.30. Ismaele era sul bus Amtab numero 3, che porta al
quartiere San Paolo.
"A bordo - racconta - c'era una ragazza che aveva acceso una
sigaretta e che è stata schiaffeggiata da un altro ragazzo. Io
sono intervenuto per difenderla e la persona che l'aveva
schiaffeggiata mi ha detto di farmi da parte perché avrebbe
chiamato i suoi amici". "Così è stato - ricorda Ismaele - alla
fermata successiva, in via Crispi, mi hanno accerchiato e
colpito con calci, schiaffi e pugni: mi hanno rotto un dente e
ora ho un trauma cranico e contusioni al volto. Ero con mia
madre che è stata spinta, poi le hanno sfilato il cappello".
Ismaele poche ore prima aveva pubblicato un video sui social
per cercare amici con cui uscire - come aveva raccontato La
Repubblica - perché essendo solo esce sempre con sua madre. "Dal
lockdown - spiega Ismaele, ho perso molti contatti, ora ho la
depressione. Mia madre non può uscire sempre con me perché ho un
fratello, autistico, che ha bisogno che stia con lui. Dopo
l'appello, però, vecchi amici e altre persone che non conoscevo
mi stanno contattando".
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