"Ribadiamo che lo Stato,
attraverso Invitalia, debba acquisire Il controllo pubblico e la
gestione degli impianti per garantire la corretta gestione dei
680 milioni di euro stanziati e necessari per la
ricapitalizzazione di Acciaierie d'Italia". E' quanto
sottolineato in un documento che i segretari Fiom, Uilm e Usb di
Taranto hanno consegnato oggi alla Commissione Ambiente
Territorio e Lavori Pubblici della Camera, nel corso di una
manifestazione che si è tenuta dinanzi a Montecitorio.
All'iniziativa hanno partecipato delegati sindacali, il
presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco e
presidente della Provincia di Taranto Rinaldo Melucci, alcuni
sindaci dell'area ionica e diversi parlamentari. I sindacati
confermano intanto l'iniziativa di mobilitazione sotto Palazzo
Chigi del 19 gennaio in occasione del vertice sull'ex Ilva
convocato dal ministro Urso e lo sciopero dalle 23 del 18
gennaio alle 7 del 20 gennaio.
Fiom, Uilm e Usb ritengono "indispensabile il cambio di
governance in quanto uno stabilimento ritenuto di interesse
strategico nazionale non può essere gestito da chi ha, di fatto,
depauperato una fabbrica che stenta a produrre più di tre
milioni di tonnellate annue anche a causa dell'assenza di
interventi strutturali e di manutenzione straordinaria e
ordinaria necessari a garantire un futuro per la siderurgia
dentro ad un processo dl transizione ecologica che diventa una
sfida fondamentale anche per l'attuale Governo".
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