La Polizia a Brindisi ha dato
esecuzione di un'ordinanza di applicazione della misura
cautelare nei confronti di 14 persone (sei in carcere, sette ai
domiciliari ed un obbligo di presentazione alla p.g.), accusate
a vario titolo ed in concorso tra loro, di associazione di tipo
mafioso, estorsione aggravata, rapina, detenzione e porto di
arma da fuoco e reati in materia di sostanza stupefacenti.
Il provvedimento trae origine da un' indagine coordinata dalla
Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica
di Lecce, sulle attività illecite di un presunto gruppo
malavitoso organico alla frangia brindisina della 'Sacra Corona
Unita' operativo nei quartieri Sant'Elia e Paradiso a Brindisi.
L'attività investigativa avrebbe fatto emergere ruoli e
competenze criminali di ogni singolo appartenente al gruppo.
L'indagine ha consentito di disvelare vari presunti episodi di
estorsione commesse ai danni di alcune attività commerciali del
centro e della periferia di Brindisi costretti a pagare in
favore del presunto clan, anche con cadenza settimanale, una
somma di denaro definita 'punto'.
Gli investigatori hanno ricostruito anche una rapina avvenuta in
un noto bar di Brindisi, nel corso della quale furono arrestati
in flagranza, i quattro autori materiali che agivano in armi per
conto di un esponente di spicco del presunto clan malavitoso.
L'attività investigativa ha consentito, inoltre, di
disarticolare una presunta rete di spaccio di sostanze
stupefacenti riconducibile al gruppo e di documentare come "gli
esponenti delle piazze di spaccio versavano probabilmente parte
dei guadagni dell'attività delittuosa in favore della
consorteria criminale sotto forma di 'punto' ".
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