"Anche in Puglia le decisioni del
Consiglio dei ministri sui bonus edilizi rischiano di provocare
un effetto domino con conseguenze nefaste non solo per il
settore e per tantissime famiglie, ma per l'intera economia
regionale. Secondo le stime i crediti fiscali 'incagliati'
sarebbero ben 500 milioni. Lo stop interesserebbe un migliaio di
cantieri, mentre le aziende a rischio chiusura sarebbero
centinaia, con ricadute occupazionali davvero importanti: i
posti di lavoro in bilico sarebbero non meno di 2mila. Il Pil
regionale potrebbe perdere da un quinto a un terzo del valore,
anche perché l'edilizia ha il grande vantaggio di mettere in
moto tantissimi altri settori dell'indotto". Lo dichiara Antonio
Delle Noci, segretario generale Filca-Cisl Puglia. "Le
avvisaglie - aggiunge - le avevamo avute già nei mesi scorsi,
con le lamentele dei lavoratori per il ritardo con il quale
venivano pagati, a causa della sempre più scarsa liquidità delle
imprese. Una situazione che aveva portato nel mese di gennaio a
un saldo negativo delle aziende edili pari a ben 332 attività,
una media di 10 al giorno. Ora, con questa decisione, il rischio
è quello di disperdere un patrimonio di professionalità che è
fondamentale per il cambiamento del Paese e che è indispensabile
per realizzare quanto previsto dallo stesso Pnrr, in un'ottica
di modernità e sostenibilità del patrimonio edilizio". "Il
Governo - prosegue Delle Noci - convochi subito i sindacati e
riveda i bonus garantendo i redditi più bassi e le classi
energetiche più basse, considerando anche la densità abitativa
dei luoghi di intervento e utilizzando strumenti emergenziali.
Mai come ora sono necessari il confronto e il dialogo per
tutelare un pezzo del lavoro strategico per il futuro
dell'Italia".
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