Un modello innovativo di assistenza
ai pazienti di Alzheimer per migliorare la loro qualità di vita
e quella dei caregiver è alla base del progetto 'Urca' (Unità di
risoluzione crisi Alzheimer) a cui hanno aderito a Bari già 150
famiglie. Il progetto, ideato dall''Ets Memory Team' è stato
finanziato dal bando 'Fermenti 2019'.
Oltre l'attenzione sulla qualità della vita altri obiettivi del
modello sono quelli di ridurre la frequenza e la gravità dei
disturbi del comportamento, le denunce di scomparsa ed il numero
di accessi in pronto soccorso. Il modello manageriale utilizza
dispositivi tecnologici fino anche alla geolocalizzazione del
paziente.
Il team di esperti per sviluppare le attività ha fatto
un'analisi dei bisogni, ed è emerso che il 74% delle famiglie
considera i servizi presenti sul territorio comunale barese poco
adeguati. Nei primi 6 mesi la web app creata ha registrato 150
cartelle cliniche e più di 450 interventi.
"L'innovazione nel campo delle demenze passa - affermano
Fabrizio Lattanzio - Founder & Project Manager, Alessia Laforgia
e Alessandra Ventrella, psicologhe responsabili dei servizi - da
una presa in carico globale del nucleo familiare e
dall'abbandono di logiche prettamente assistenzialistiche
attraverso l'ausilio di professionalità specifiche e tecnologie
utili". Il team è composto anche da Claudia Chiapparino,
coordinatrice scientifica del modello, Claudia Lograno
responsabile del case management e Adriana Latti development
manager.
"Alle associazioni pugliesi di riferimento confermiamo - afferma
l'assessora regionale al Welfare, Rosa Barone - l'impegno per
migliorare le situazioni in cui versano le molte famiglie che
convivono con questa grave malattia".
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