Sindaci, parroci e cittadini
del Molise uniti contro la chiusura del convento di Larino
(Campobasso), risalente al 1535, primo presidio religioso dei
frati minori cappuccini della provincia monastica di Foggia.
Adibito a lazzaretto durante le grandi epidemie, fu riaperto
nel 1948 per volere di Padre Pio e da allora è punto di
riferimento oltre che per Larino, per i paesi limitrofi e la
comunità spirituale molisana.
Attualmente vi sono solo quattro frati, da qui scaturirebbe
la decisione di chiudere. Il sindaco di Larino Giuseppe Puchetti
ha chiesto un incontro urgente al Padre provinciale di Foggia
Francesco Di Leo con un'accorata lettera, rimasta ancora senza
risposta.
Altre missive sono state inviate dai primi cittadini di
Montorio nei Frentani e Ururi. "Ci sono circa 40 mila abitanti
del cosiddetto cratere - scrive Puchetti - che fanno capo a
questo convento per sacramenti importanti. E' un punto di
riferimento per tanti giovani che hanno sempre trovato nei frati
un conforto, una guida. E' un momento di grande crisi umana,
spirituale, sociale, non ci abbandonino i fratelli di San
Francesco, Padre Pio e Padre Raffaele da Sant'Elia a Pianisi".
I locali del convento attigui alla chiesa sono anche al
centro di un progetto di ristrutturazione che prevede la
realizzazione di un centro per disabili finanziato con fondi del
sisma 2002 per un milione 500 mila euro. I sindaci ricordano,
nelle loro lettere, che anche in altre realtà del Molise, con
800 e 1500 abitanti, vi sono conventi con tre soli frati, ma che
non sono a rischio chiusura.
I parroci di Larino scrivono al padre provinciale: "Abbiamo
provato sconcerto e rammarico perché la presenza dei frati in
città è preziosa. Alla luce di tutto questo ci saremmo aspettati
un potenziamento del convento e non un abbandono, con una
presenza sporadica. Ci sentiamo di chiedere, di implorare che si
soprassieda a questa nefasta decisione".
E gli stessi cittadini hanno scritto: "I frati svolgono un
ruolo importante nell'hospice e in carcere. Le chiediamo di
evitare la chiusura". Il vescovo della Diocesi di
Termoli-Larino, Gianfranco De Luca, commenta: "Dispiace che si
chiuda. Purtroppo sono scelte dolorose per chi le fa".
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